BEZALEL SMOTRICH

l'ideatore der "piano decisivo" che prevede la cancellazione dello stato palestinese
Bezalel Smotrich

Smotrich, ministro delle finanze del Governo Netanyahu, pure lui è un bel personaggio. È cresciuto combattendo contro la “lobby gay”, c’ha organizzato pure un “Beast Parade” di protesta contro il Pride con capre e asini. Oh, poi però ha chiesto scusa. 
Quindi ha cambiato definizione e per non urtare gli animi ha preferito definisse fascista, quello pare che susciti meno indignazione. Cioè, dice che lui è un fascista omofobo, ma i gay non li pierà a sassate. Allora tuttaposto Smò, mo sì che stamo tranquilli. Vannacci scansate proprio. 

Per lui la minaccia esistenziale de Israele so’ “le associazioni che se occupano de diritti umani”.

Quindi l’ha fondata lui una ONG come se deve, la Regavim, pe annà a rompe er cazzo ai palestinesi che costruiscono le case in Cisgiordania. Dice vabbè ma sarà solo un ambientalista estremista che vòle tutelà l’ambiente: vive in una casa abusiva dentro una colonia israeliana, fate voi. Dice vabbè sticazzi de questo ma de Hamas, che pensa de Hamas? Li odierà a morte. No, pe’ lui Hamas è una risorsa strategica. Il problema vero pe’ Smotrich so’ i palestinesi pacifici, quelli sì che so’ una rottura de cojoni, che in effetti se ammazzi uno che non t’ha fatto un cazzo magari quarcuno se scandalizza. Magari. Na vorta. Oggi pare che non va più de moda, soprattutto se è palestinese. 

È un altro de quelli che urla “From the river to the sea” ma visto è ministro e non è mica un ragazzetto qualunque a Londra non c’è problema. In effetti ha fatto pure de peggio perché a Parigi ha presentato na cartina dove oltre alla Palestina s’annetteva pure la Giordania. 

Lui tutto progetto l’ha riassunto in una roba che se chiama “Piano Decisivo”, che diciamo è un po’ il suo manifesto della razza. Ve lo potete legge online, se v’aregge. Sarà pe’ questo che qua quelli che se ispirano a Almirante so’ tutti schierati? Ma no, sarà solo un caso. In sintesi il piano è: Solo Israele, gli arabi c’hanno due possibilità: o se ne vanno affanculo, o restano qua senza diritto de voto. E non cacate er cazzo perché una democrazia mica se guidica solo dar fatto che la gente può votare (oh, l’ha detto lui, sempre nel piano).  
Sempre alla conferenza de Parigi ha detto “i palestinesi non esistono”. Ma questa non è farina sua, era ‘na citazione de Golda Meir (l’idola de certi liberal qua). Questo solo pe’ divve che se semo finiti qua non è solo pe’ gente come lui, ma perché la storia c’ha radici profonde.


Che poi uno pensa, vabbè sì so’ fascisti, chissenefrega, mo se la stanno a pià co’ quelli che me stanno sui cojoni va bene così. Non va bene, c’era pure na poesia famosa che ripetevamo sempre e ce diceva come annava a finì, ma me sa che se la semo scordata.

 

Spread the love