LA GEOPOLITICA DEL DOLORE
Gentile Anita,
nessuno le attribuisce intenzioni malevole e, sia ben chiaro, questo non è inteso come complimento. Ma credo che sia doveroso spendere due parole sul suo post qui sotto, non tanto per la sua rilevanza ma perché emblematico di alcune argomentazioni trite e ritrite dell’approccio di tanti sostenitori israeliani rispetto a quello che sta succedendo a Gaza, mascherate sotto false pretese universalistiche d’umanità.