SDS#155 – KULTURMINISTER

È ora di basta con questi intellettuali sinistri radical chic spocchiosi e saccenti! Noi non stamo qua pe rifà le stesse cose della sinistra: noi Gramsci l’avemo letto e cappottato. Basta coll’intellettuale organico, è per questo che c’hanno sempre la puzza sotto ar naso, perché l’organico puzza. Noi siamo l’intellettuale inorganico, riciclabile all’infinito (sapessi quante volte già se semo riciclati). Quello che un tempo era rifiuto della società grazie a noi rientra nel ciclo produttivo della Nazione come materiale da costruzione inerte.

SDS#154 – UNA CIVILE DISSACRAZIONE

l’Occidente, si sa, ha una vera ossessione per la civiltà. E per questo motivo nutre profonda ammirazione per Israele, senz’ombra di dubbio il paese più civile del Medio Oriente. Israele è talmente civile che anche tutti i suoi abitanti sono, non c’è neanche bisogno di dirlo, civili. Gli israeliani sono così civili che sono civili sempre, in ogni occasione, tant’è che anche dopo più dieci mesi molti parlano ancora di oltre mille civili uccisi. Per alcuni Israele è talmente civile che perfino le soldatesse sono ragazze civili. L’israeliano è sempre civile, anche nelle difficoltà più atroci. Nella cattività l’israeliano è sempre e immancabilmente ostaggio e giammai prigioniero di guerra.Capirete quindi il profondo sconforto dell’Occidente quando angosciato guarda Israele confrontarsi con un popolo che, al contrario, non è civile mai. Il palestinese non è mai civile, non c’è nessuna possibilità che possa essere tale. Il palestinese è quasi sempre terrorista, spesso con la qualifica di comandante, capo, dirigente e giù lungo tutta la catena di comando: c’è il complice di terrorista, il fiancheggiatore di terrorista, il parente di terrorista, il coinquilino di terrorista, quello che una volta ha mangiato un kebab insieme a un terrorista, quello che ha comprato una macchina usata da un terrorista, quello che era in fila alle poste dietro al terrorista e a un certo punto il terrorista si è girato e gli ha sorriso; il giornalista terrorista, il medico, l’infermiere, l’umanitario, il simpatizzante di terrorista, l’incensatore facebook di terrorista, l’elettore di terrorista, fino al gradino più basso: il non abbastanza distante dal terrorista, il non si è ribellato al terrorista. Quando è escluso da questi ruoli per conformazione fisica, età o genere, il palestinese ne diventa l’immancabile complementare: lo scudo umano. Il popolo palestinese in questi anni ha fornito una varia e vasta produzione di scudi umani adattabili a qualsiasi contesto: c’è lo scudo umano classico, onnipresente in ogni carneficina; c’è lo scudo umano bambino: per terroristi di bassa statura, più leggero e facile da trasportare. C’è lo scudo umano da mercato per i bombardamenti all’aperto, da ospedale, da università, da tunnel, da campo profughi.C’è addirittura lo scudo umano preventivo, così sofisticato da riuscire a prevedere le previsioni del nemico e farsi trovare a disposizione in luoghi di cui teoricamente non dovrebbe nemmeno essere a conoscenza non solo lui, ma neanche il suo utilizzatore finale. E così l’Occidente, rassicurato da questo catalogo lessicale minimo che lo mette al riparo da qualsiasi possibilità di dubbio, può tirare un sospiro di sollievo. Anzi può affermare con orgoglio e senza tema di smentita di essere sempre e inequivocabilmente dalla parte dei civili.

SDS#153 – IL TORTO PIÙ VICINO

Sta settimana c’è stato er naufragio de extracomunitari più coperto dai media dell’urtimi dieci anni. Anche er governo stavorta s’è comportato in maniera impeccabile. Una barca in burasca, poi se gira e je fa’ er mulinello, su corete, c’è na donna affogata, fate uscì tutte le motovedette, tutte! L’elicotteri, i sommozzatori, presto! Cercate tutti i dispersi, portate tutti ner porto più vicino, è la legge der mare. E poi le televisioni, e i giornali, lo scafista che guidava l’imbarcazione ascoltato dalle forze dell’ordine, le indaggini, i retroscena, una roba simile non se vedeva da quanno s’era inabissato er sommergibile Titan. Encombiabili i soccorsi, giornali attenti a raccontà ogni singolo aspetto della vicenda da na settimana. L’unica nota stonata è che er governo non ha trovato manco cinque minuti pe’ organizzà un karaoke de straforo. Neanche un accenno al globo terracqueo. Niente de niente, manco un “se se ne stavano a casa loro non je succedeva niente”, ché stavorta se non altro me pareva più adeguato che in passato: anche perché pe quanto po’ esse grossa la piscina de un miliardario me pare difficile facce affonnà na barca de 56 metri. Quanno un ricco mòre non è mica come quanno mòre un poraccio quarsiasi, pure se fino ar giorno prima era un ricco quarsiasi che non l’avevi mai sentito nominà. I giornali te devono raccontà tutto: chi era, che lavoro faceva, com’era diventato ricco, quali sogni e quali paure ciaveva. Mo pensa se lo stesso lo facessero pe tutti i naufragi. Se pe quelli che arivano, e per quelli che non arivano, i giornali stessero lì a raccontatte le loro vite. Se invece che numeri, così, all’improvviso, pe na settimana, ridiventassero persone.E te raccontassero come se chiama quer ragazzo de 15 anni, o quella donna incinta, o quell’uomo con la faccia bruciata dal sole: dove è nato? come se chiama? Non ce l’hanno forse pure loro dei sogni? I loro sogni non meritano di essere raccontati?Pensa ar Coriere che titola “La storia di Asabe, partita dalla Nigeria in cerca di una vita migliore”. Diciott’anni e mille sogni. Studentessa modello, il cordoglio, gli amici che la ricordano come una “supernova”, ovvero una stella in grado di brillare di una luce rara. Ma si sa, nel 2024 anche sognare pare che sia diventato un lusso da ricchi. I poveri non hanno sogni, non hanno speranze, non hanno aspirazioni: sono pacchi spostati per il mondo senza alcuna volontà.E quando sparisce un pacco, non ci scrivi un editoriale.  Al massimo un trafiletto in cui te la prendi con le poste.

SDS#152 – LA SCHIAFFONERIA

‘Sta settimana gira sta notizia delle grattinerie: un posto pe’ persone in cerca de coccole che mica tutti c’hanno a disposizione uno che te fa i grattini a comando. Ecco, noi de Stacce, sullo stesso modello, abbiamo deciso de aprì la Schiaffoneria! La Schiaffoneria perché ormai me pare evidente che in giro c’è un sacco de gente in cerca de schiaffi che non trova nessuno che je li dà! Amico, vieni da noi alla Schiaffoneria e sarai accontentato! La Schiaffoneria è il posto che fa per te! Alla Schiaffoneria ce n’è pe’ tutti i gusti: dall’aperitivo a buffetti se vòi sta leggero ar menù completo pe uscì gonfio come na zampogna: dallo schiaffo classico alla manata in faccia, scoppole, papagni, paccheri all’arrabbiata, scappellotti in brodo, pestoni alla genovese. Stanco der solito tris de primi? Prova ‘na bella cinquina! Oppure scopri la nostra cucina gourmet: Trionfo de sganassoni su letto pe’ na settimana, Sinfonia de sonori ceffoni con vellutata de sberle, Tiratesù scomposto (anche detto arzate-anfamone-arzatee). Se invece sei spaventato dalle novità e vòi annà sur sicuro, non preoccupatte, alla Schiaffoneria troverai anche un vasto assortimento de pizze! Se non te va de uscì de casa, prenota er servizio a domicilio tramite la nostra app JustHit! Non te perde le nostre offerte speciali: con ogni menù completo riceverai na sveja in omaggio! Approfitta der BlackFriday: ogni venerdì te famo nero a metà prezzo! Ottieni buoni sconto accumulando punti, non serve manco la tessera, basta er certificato der Pronto Soccorso. La Schiaffoneria è un locale inclusivo: da noi sono bene accetti fascisti, omofobi e razzisti vari. Per voi abbiamo un’offerta speciale: la prima settimana è gratis. Poi però se volete continuà a pià schiaffi pagate, ar massimo ve famo l’abbonamento. Perché la Schiaffoneria è contro la violenza gratuita! Vuoi essere menato? Paga! E se non sei soddisfatto potrai sempre usufruire der servizio “porgi l’altra guancia”. Tutti i nostri prodotti sono certificati e tracciabili e le tracce sono molto evidenti. E soprattutto, diffida dalle contraffazioni: se qualcuno te sta a prende a schiaffi a buffo, quelli non siamo noi, ar massimo è la mano invisibile der mercato!

SDS#151 – GLI OLIMPIONI

So’ finite le olimpiadi e soprattutto so’ finite du settimane de polemiche sur nulla: è l’urtimacena no è er banchetto delli dei, no quelli so’ l’apostoli, aspè ma quello è celeste forse so’ i puffi. Pilato arriva quarta, Jacobs quinto, e subito diventano pippe ar sugo non ve permettete de festeggià dovete piagne ciavete privato de na medaja, spesso detto da mariocolapanza78 che in 9.85 forse riesce sì e no ad arzasse dar divano. E Sinner se sente male e non va alle olimpiadi: a coso te sei fatto spaventà dar raffreddore! E Tamberi un antro po’ e inventa la disciplina der sarto co’ la barella e non va bene uguale ma non ce tieni alla salute? ma guardate come te sei ridotto pe’ na medaja! Poi ce sta ValerioZeroDosi che ogni infortunio è er vaccino. Ma è inciampato mentre coreva! È una reazione avversa, che ne sai che er siero non te compromette l’equilibrio? Vabbè ma mo perché tu sei caduto dar seggiolone da piccolo non è che potemo da’ la corpa all’esavalente.E poi ce stanno quelli der vantaggio genetico. Perché Imane Khelif alla fine non è omo, non è trans, forse potrebbe (ma potrebbe perché in realtà non se sa) avecce un’anomalia genetica rara. Quindi la polemica alla fine se riduce a: pare un omo quindi me sta sur cazzo. È un tema serio, forse è er caso che se ne occupa quarcuno de competente, anche perché me pare che le olimpiadi so’ la fiera dell’anomalia genetica. Vojo di’ sarà pure bravo ma LeBron James rispetto a me che so’ arto un cazzo e un barattolo quarche vantaggio genetico ce l’ha! Perché non famo una categoria de basket sotto ar metro e mezzo? Alla fine nella lotta esistono le categorie de peso, perché noi nati geneticamente bassi dovemo esse discriminati? Che noi manco a di’ co’ la dieta guadagnamo quarche centimetro in più, semo condannati dar DNA. L’olimpiadi so’ piene de discriminazioni genetiche: e quer poraccio che ha fatto cascà l’asta cor pacco? Famo na categoria a parte pure pe lui? Pe non parlà der fatto che se sei donna e te crescono le tette te diventa praticamente impossibile qualunque sport olimpico. Mo io la butto là, ma secondo me la categoria cazzi&tetteXL c’avrebbero pure un discreto successo de pubblico! Però na categoria seria zero doping! No viagra, no silicone, solo genetica. CIO da’ retta a me, sta cosa a Los Angeles spacca!

SDS#150 – STAR WOKES: LA MINACCIA FANTASMA

In questi ultimi anni de crisi globali e guerre e torsioni dei sistemi democratici io ero pronto a scenari apocalittici ma non me credevo che sarebbe arivata l’offensiva woke dall’Algeria. Er prossimo attacco all’occidente a sto punto potrebbero esse dei pasdaran in calze a rete col remake der Rambo Horror Picture Show, che se continua così le donne iraniane finisce che le rapamo noi a zero pe’ evitacce sorprese sgradite. Poi seguirà un gruppo de kebabari vegani dar Pakistan, qua ar paese è già arivata una kebabara donna che fa pure la pizza; er fruttarolo egiziano che je sta a fianco l’antro giorno j’ha proposto da fa un’offensiva antioccidentale sganciando du ananas sopra na margherita.E che di’ dei cinesi? L’altro ieri dar cinese sotto casa ho comprato du cazzate che ancora non se so’ rotte! Un antro s’è messo a fa er barbiere! Guarda tu se non toccherà a noi riaprì dei negozi tuttaneuro co’ roba che non funziona, mica potemo fa morì così sta gloriosa tradizione! Pe’ fortuna che i valori occidentali so’ difesi da gente come Ben-Gvir o Farage che ce salveranno dalla farina de grilli e dagli uomini co’ lo smalto sulle unghie. Vabbè sti giorni in Inghilterra sembrano più interessati ar colore della pelle che delle unghie, sta a fa caso! Alla fine li dovemo difende sti valori occidentali e che c’è de più occidentale der razzismo? Mica vorremo permette che altri popoli ce scavalchino su una roba che abbiamo coltivato per secoli e portato ai massimi livelli mondiali? E la schiavitù? Qua veramente se semo fatti superà alla grande: pensavamo de poté delocalizzà la schiavitù nei paesi poveri e questi invece se so’ imparati e mo fanno da soli senza de noi. Così rischiamo de restà schiavisti senza schiavi. Non a caso toccà spigne sulla piramide demografica, che il mercato dell’importazione è in crisi e senza gente da sfruttà qua rischiamo che un domani non riusciamo a mantené il livello de benessere dei quei quattro miliardari che ce so’ rimasti. Mo lo capite da soli che in tutto ‘sto casino quello che rischia de fa implode l’occidente è davero la minaccia woke: gente che va in giro co’ la majetta de foucault a discute de pronomi mentre cercamo de escogità modi legali pe’ deportà la gente all’estero. Me pare evidente che se non risolvemo sta minaccia postmoderna interna l’egemonia se la scordamo, a questi l’egemonia je fa proprio schifo, questi capace che te mettono in discussione i sacri principi de dio, patria e famiglia. Che poi a pensacce bene a metteli in crisi bastano quattro illuministi, sarà per questo che ormai puntamo dritti verso er Medioevo.

SDS#149 – FAVOLETTA DE MERDA (O FAVOLETTA MORALE)

D’estate fa caldo e te passa la voja de mettete ai fornelli, così uno cerca de barcamenasse tra robe crude piatti freddi aprimo er frigo vedemo che è rimasto. Ecco, ner frigo c’è sempre l’angoletto delle robe dimenticate, quelle robe che per quarche motivo hai detto vabbè, domani: de solito è roba che già nasce che non te fa impazzì, ma buttalla subito a tanti je pare brutto quindi la parcheggiamo in frigo in attesa. E quella aspetta, sta là subdola e aspetta er momento suo, er momento della vendetta. Perché tu te sei dimenticato ma lei no. Lei sta là e aspetta. Ner mio ad esempio c’è tipo sto reperto che credo risale a quando ancora portavamo le mascherine. Questo già all’origine non prometteva bene: una roba tipo brie (na cifra de brie), verdure confuse, frutta secca, polonio, nduja e scarti de falegnameria. Che poi se non fosse pe quelle due o tre cose a cui so’ allergico e rischio lo shock anafilattico l’avrei pure affrontata. Quella io la volevo buttà già da tempo ma M. dice no aspettà, magari se inventamo un modo creativo pe riciclalla. Guarda che non c’è niente da riciclà quella va trattata come rifiuto speciale, non credo che sia legale buttalla nell’umido.E lui niente, diceva che non era pericolosa. Io continuavo a di’ guarda secondo me dovemo chiamà l’Istituto Superiore de Sanità. Ma non è velenosa! Ma non dico che è velenosa è che secondo te ner tempo se so’ sviluppate proprio nuove specie de batteri, magari je interessa. Poi è arivata l’estate. L’antro giorno apro er frigo e lì comincia la tragedia: c’era rimasta solo lei. Io già stavo a sudà freddo ma M. arriva e dice non te preoccupà, c’ho pensato io e me passa sto barattolo. Pio sto barattolo, lo guardo: ma è merda! Sì ma non è velenosa.  Ce possiamo fa tante cose: magnaccela così com’è, riscaldata tipo zuppa, la potemo fa pure fritta se preferisci. Sì ok che fritto è bono tutto ma questa è merda, fritta rimane merda fritta. Vabbè l’alternata, fa M. è lei: preferisci avvelenatte? Devi sceglie er meno peggio.Ma piuttosto esco me prendo un pezzo de pizza ar forno, un kebab, me faccio un piatta de pasta, al limite scendo nell’orto qua sotto, l’ultima vorta ce che so stato eravamo ancora forti a pallone non ce staranno più i pomodori ma magari rimedio bacche e radici, dei fiori edibili.A quer punto M. nell’ordine: fa arestà er kebabbaro, gambizza er fornaio, dà foco all’orto sotto casa, butta i pacchi de pasta ner cesso e se magna le ultime quattro merendine scadute. E poi me ripresenta sto barattolo de merda: devi sceje er meno peggio, lo sai qual è l’alternativa.Senti sai che faccio io a sto punto? Digiuno. Bravo bravo, se capiva già che in fondo non vedi l’ora che vince lei. Ma se quando te dicevo de buttalla via che ancora c’avevi i capelli? E tu niente, no, non è pericolosa, lasciala in pace, su questo non c’hai niente da dire?E M. me guarda e me fa: e che te devo di’? Tu veramente pensi che senza quell’arma batteriologica in frigo io c’avrei quarche possibilità de convincete a magnatte la merda?

SDS#148 – BIDENOLOGY

Attenzione! Attenzione! A seguito del ritiro di Biden dalla corsa alla presidenza urgono alcune note di aggiornamento sulla narrazione corrente. Non serve più accusà de esse troll filorussi quelli che dicevano che Biden s’areggeva colli stuzzicadenti e non era il caso che se ricandidasse. I troll filorussi adesso so’ quelli che non capiscono er grande gesto de Biden de non ricandidasse. Anche perché lo sanno tutti che i troll filorussi in realtà volevano che Biden rimanesse in corsa. Tutti quei video fintofalsi che giravano su Biden erano fatti apposta perché così la gente diceva: è falso, Biden non cede sei er mejo presidente possibile. E invece Biden furbo non c’è cascato e zac, s’è ritirato proprio quando non se l’aspettava più nessuno. Quando ormai pure tu t’eri convinto che  schiodallo da lì era più complicato che provà a staccà quella gomma americana der 74 dar banco de scuola. Niente. C’hai provato pe’ cinque anni de liceo: quando arzavi er banco sotto c’erano ste gomme in avanzato stato d’amberizzazione che ormai avevano raggiunto la stessa consistenza der granito. Ma tu niente, stavi là cor righello e provavi, e provavi con tutti i mezzi a disposizione: Hai provato cor righello, er compasso, le forbici, er coltellino svizzero, un serramanico de uno der quinto che spacciava, una spatola de ferro, na smerigliatrice angolare che t’è costata tre giorni de sospensione ma niente: quella gomma non se spostava de un millimetro. Che poi vai a ca perché t’eri infognato co’ sta gomma americana: è che ormai era diventata solo tigna. E invece Biden, così all’improvviso, pia e s’è staccato. Certo che è strana la politica: uno spara a Trump e quello che esce dalla competizione è Biden. È che sti nemici interni dell’Occidente hanno adottato na nuova strategia difficile da contrastà, subdola: dicono la verità. Ma te rendi conto? Vivi ner 2024 e dici la verità così, come se niente fosse? La verità è na roba pericolosa, mica la potemo da’ in mano ar primo che capita! Questi odiano i fascisti e i razzisti, denunciano i crimini israeliani, dicono che Biden è malato, so’ contro la guera, urlano che la politica è sempre meno rappresentativa e sempre più un teatrino fine a se stesso che rischia de diventà un involucro vuoto, na farsa. Ma che ce dovrai mai fa’ colla verità? Sto sistema è come quella gomma americana der ’74, non lo scalfisci co’ gnente. E poi pensace: fra l’occhi tuoi che te dicono che il re è nudo e il re che te dice che i vestiti nuovi che porta so’ fighissimi, a chi te conviene crede?Lassa perde la verità, che magari l’occhi te potranno pure raccontà la verità ma la ragione sarà sempre del re. E quanno tutti strilleranno che il re è nudo, nessuno verrà da te a ditte bravo, tu lo dicevi già du anni fa.

SDS#147 – TRUMPLOTTISMI

Sta settimana (in realtà soprattutto nelle ultime 48 ore) so’ crollate un sacco de certezze: la prima è che credevo che non ce fosse niente de più stupido der twitter calcio e invece…  Ricapitolamo: uno ha sparato a Trump e l’ha lisciato de pochissimo: esistono metodi più semplici pe fasse er buco pe’ l’orecchino ma sicuramente meno originali. La prima bufala è che è stato no youtuber tifoso della Roma e, inspiegabilmente, abbocca un sacco de gente. Er bello che fra le prove c’era pure un video in cui parlava della coppa dei settimini, Mourinho e DDR. Sarà stato quello: uno poco pratico avrà pensato a un comunista nostargico dell’impero sovietico. A proposito: notizie dei CCCP? Stanno tutti bene? Vabbè, co’ le sigle ce se confonde. Uno legge un tweet de Elon Musk sui Servizi Segreti americani ma è scritto SS e capisce che Musk ha dato a Biden der capo dei nazisti. Ma mo io dico: ma lo sanno tutti che Musk è trumpiano, te pare che je fa un complimento a Biden così a buffo? E tu pensi che hai già visto tutto e invece ecco che ariva quella che a lei non je la fai, se fa presto a di’ attentato. Come non pensà che invece è uno che ha mirato apposta alla recchia pe’ fa vince Trump al grido de Guglielmo Tell scansate?! Vabbè, a me sta cosa che Trump l’attentato se l’è organizzato lui non me convince. Se fosse stato così, avrebbe imputtanato le cose ar punto da rimanecce secco. E manco che sia una mossa de Biden, in quer caso ar massimo avrebbero sparato a Kamala Harris. E i rettiliani, il dipsteit, l’alieni? Daje su, lo so che state là: uscite dalla bolla e regalatece dei complotti che fanno ride, questi se vede che so’ complottari improvvisati, non so’ der mestiere, ar massimo se inventano er complotto contro de loro. Poi so’ cominciate le millemila versioni sull’attentatore: subbito la destra che denuncia er clima d’odio (spargendo vagonate d’odio collaterale), corpa daa sinistra che (sic Salvini) continua a sparge odio contro i fascisti e i razzisti. Pori fascisti e razzisti la gente li odia, tocca a fa quarcosa! Famo la lega contro la discriminazione der fascista (c’è già basta solo cambiaje nome), famo un meccanismo che garantisce la giusta rappresentazione razzista nei cda e in parlamento: chiamamole le quote marroni! Invece l’attentatore pare (pare, oh, qua non ce se capisce un cazzo figurate se io so come so’ annate le cose) pare un repubblicano fanatico delle armi. Insomma una cosa che proprio non se aspettava nessuno. Più scontato de così c’era solo: l’attentatore aveva due braccia. Un antro subito s’era lanciato che bisognava annà cercà nei campus propalestina. In effetti a me non me sembrava un’idea sbajata: se daveo era un cojone suprematista, probabile che fosse annato a cacà er cazzo pure a loro. Invece l’hanno beccato dentro no spot della Blackrock. Mo la tentazione è forte, leggi attentato-Blackrock-suprematismo, te scatta subito pure a te la voja de complotto ma cercamo de non cadé pure noi nella trappola: la Blackrock è na società seria e ha una sua reputazione cristallina, non è un’azienda che fa le cose a metà! Comunque na botta de culo così a Trump non je ricapita manco se campa altri cent’anni: la fucilata j’ha levato er cappellino. Tu pensa alla foto iconica che passerà nei libri de storia e porti er cappellino roscio che pari un benzinaro! E invece er proiettile t’ha lisciato, t’ha rifatto er look gratis e mo te poi giocà la carta da vittima da qua a Novembre (che già prima, figuramose mo). Me pare la tempesta perfetta: e certo che de vento n’avemo seminato tanto sti du anni. Me stavo a dimenticà la cosa più importante: oh me raccomando, diffidate dalle fake news e date ascolto solo agli esperti. Perché ve dovete fa raccontà le cazzate dar primo che passa quando ve le può raccontà molto mejo un giornalista? Poi uno dice la gente crede ai complotti.

SDS#146 – ER MACRONISTA

Er macronista (uno degli innumerevoli nomi comuni de sta strana specie blerolibdem de inizio millenio) manco hanno finito de contà i risultati in Francia che già te ricorda che er programma de sinistra non se pò fa. Viviamo sta strana epoca in cui le cose de sinistra non se pònno fa: annà in pensione dopo 40 anni de lavoro non se pò fa (costa troppo), er reddito de cittadinanza non se pò fa (costa troppo), pure na sanità pubblica universale pare che non se possa più fa (costa troppo). Er salario minimo non se pò fa (costa troppo, ma non dimo a chi), un piano serio de edilizia residenziale pubblica non se n’è ancora parlato ma so’ sicuro che me diranno che non se pò fa (costa troppo), un antro po’ e manco la scuola pubblica se potrà fa: costa tanto!!! Già pare un miraggio avecce un numero decente d’asili nido (costa troppo), un’edilizia scolastica che non viene giù ar primo teremoto (costa troppo), la carta igienica nelle scole (costa troppo: aho, ma quanto cagano sti regazzini?)Er macronista ariva carico de numeri, tabelle, grafici e proiezioni che te spiegano che non ce so’ i margini, i conti pubblici non reggerebbero, ste riforme della sinistra so’ utopistiche e incompatibili cor sistema. E devo di’ che io, tutto sommato, penso che c’ha raggione. In compenso ce so parecchie cose compatibili cor sistema che non minacciano la tenuta dei conti: er caporalato, lo schiavismo, er razzismo, trattà i migranti come criminali che mica li potemo accoje tutti (costa troppo) quindi arestali, deportali, tienili in Libia. Le grosse opere (che pare non costano mai troppo, sarvo a consuntivo), er nucleare (non costa un cazzo, mica come er fotovoltaico, che costa troppo), le armi, i piccoli benefit de casta. Oh non è che ste cose se le augura (armeno non sempre tutte) ma queste non so incompatibili. Manco er fascismo pare che, fatti du conti, metta in pericolo le finanze dello Stato. E io penso che c’ha raggione er macronista, non so un esperto ma penso che alla fine i conti je danno raggione e ce so’ cose compatibili e incompatibili cor sistema. Però me chiedo: ma se tutto quello che pare mijorà la vita della gente è incompatibile cor sistema e invece de compatibile resta tutta la merda, come pensamo che evolverà sto sistema? Quann’è che cominciamo a facce du domande sur sistema?Solo un errore fa er macronista: pensà che er sistema sia la realtà, che non ce sia altro al di fuori. In sostanza è uno che ner 1789 t’avrebbe spiegato che le ghigliottine erano na spesa insostenibile e poi, soprattutto, come te governi senza re e nobili? Re e nobili hanno governato er mondo dall’inizio dei tempi, te lo immagini quarcuno che pensa che possa esse possibile na cosa diversa? Utopista! Velleitario! Rivoluzionario! Oh perché rivoluzionario mica è diventata na brutta parola mo, pe’ certi lo è sempre stata! E allora qual è la soluzione? Che proponi? Boh, se ce l’avevo, la soluzione definitiva, avevo fondato un partito, ma penso che già abbandonà lo schema mentale per cui sto sistema è na condanna inappellabile e eterna sarebbe un passo avanti. Se pensi che non ce sia altra soluzione al di fuori de sto sistema non credo che troverai mai un altro sistema. Eppure er futuro sta sempre là, basterebbe solo domandasse che futuro dovrebbe esse. Ma pare che ormai pure fasse le domande costa troppo.