SDS#155 – KULTURMINISTER

È ora di basta con questi intellettuali sinistri radical chic spocchiosi e saccenti! Noi non stamo qua pe rifà le stesse cose della sinistra: noi Gramsci l’avemo letto e cappottato. Basta coll’intellettuale organico, è per questo che c’hanno sempre la puzza sotto ar naso, perché l’organico puzza. Noi siamo l’intellettuale inorganico, riciclabile all’infinito (sapessi quante volte già se semo riciclati). Quello che un tempo era rifiuto della società grazie a noi rientra nel ciclo produttivo della Nazione come materiale da costruzione inerte.

SDS#146 – ER MACRONISTA

Er macronista (uno degli innumerevoli nomi comuni de sta strana specie blerolibdem de inizio millenio) manco hanno finito de contà i risultati in Francia che già te ricorda che er programma de sinistra non se pò fa. Viviamo sta strana epoca in cui le cose de sinistra non se pònno fa: annà in pensione dopo 40 anni de lavoro non se pò fa (costa troppo), er reddito de cittadinanza non se pò fa (costa troppo), pure na sanità pubblica universale pare che non se possa più fa (costa troppo). Er salario minimo non se pò fa (costa troppo, ma non dimo a chi), un piano serio de edilizia residenziale pubblica non se n’è ancora parlato ma so’ sicuro che me diranno che non se pò fa (costa troppo), un antro po’ e manco la scuola pubblica se potrà fa: costa tanto!!! Già pare un miraggio avecce un numero decente d’asili nido (costa troppo), un’edilizia scolastica che non viene giù ar primo teremoto (costa troppo), la carta igienica nelle scole (costa troppo: aho, ma quanto cagano sti regazzini?)Er macronista ariva carico de numeri, tabelle, grafici e proiezioni che te spiegano che non ce so’ i margini, i conti pubblici non reggerebbero, ste riforme della sinistra so’ utopistiche e incompatibili cor sistema. E devo di’ che io, tutto sommato, penso che c’ha raggione. In compenso ce so parecchie cose compatibili cor sistema che non minacciano la tenuta dei conti: er caporalato, lo schiavismo, er razzismo, trattà i migranti come criminali che mica li potemo accoje tutti (costa troppo) quindi arestali, deportali, tienili in Libia. Le grosse opere (che pare non costano mai troppo, sarvo a consuntivo), er nucleare (non costa un cazzo, mica come er fotovoltaico, che costa troppo), le armi, i piccoli benefit de casta. Oh non è che ste cose se le augura (armeno non sempre tutte) ma queste non so incompatibili. Manco er fascismo pare che, fatti du conti, metta in pericolo le finanze dello Stato. E io penso che c’ha raggione er macronista, non so un esperto ma penso che alla fine i conti je danno raggione e ce so’ cose compatibili e incompatibili cor sistema. Però me chiedo: ma se tutto quello che pare mijorà la vita della gente è incompatibile cor sistema e invece de compatibile resta tutta la merda, come pensamo che evolverà sto sistema? Quann’è che cominciamo a facce du domande sur sistema?Solo un errore fa er macronista: pensà che er sistema sia la realtà, che non ce sia altro al di fuori. In sostanza è uno che ner 1789 t’avrebbe spiegato che le ghigliottine erano na spesa insostenibile e poi, soprattutto, come te governi senza re e nobili? Re e nobili hanno governato er mondo dall’inizio dei tempi, te lo immagini quarcuno che pensa che possa esse possibile na cosa diversa? Utopista! Velleitario! Rivoluzionario! Oh perché rivoluzionario mica è diventata na brutta parola mo, pe’ certi lo è sempre stata! E allora qual è la soluzione? Che proponi? Boh, se ce l’avevo, la soluzione definitiva, avevo fondato un partito, ma penso che già abbandonà lo schema mentale per cui sto sistema è na condanna inappellabile e eterna sarebbe un passo avanti. Se pensi che non ce sia altra soluzione al di fuori de sto sistema non credo che troverai mai un altro sistema. Eppure er futuro sta sempre là, basterebbe solo domandasse che futuro dovrebbe esse. Ma pare che ormai pure fasse le domande costa troppo.

SDS#145 – FUORI DAI GIOCHI

Settimana de grandi cetrioli: vabbè, capita quando sei costretto a schierà delle mezze pippe, non c’hai uno straccio de idea, na strategia, un guizzo, poi fa bella figura giusto coll’Albania, per il resto l’antri te fanno er torello, tu non tocchi palla e stai là che dici eddai, fatemela votà pure a me la vonderlayen! Ah, poi c’hanno buttato fori pure dall’europei ma lì è come sparà sulla Croce Rossa e quello già lo fa Israele.Servirebbe quarcuno in grado de riportà la nazionale a livelli decenti ma la situazione è così disperata che perfino Calenda ha detto Sto giro passo, ar massimo me candido a Papa che me pare un’impresa più abbordabile e poi Papa Calenda sona pure bene. Co’ la Svizzera stavamo così fermi che a un certo punto ho pensato se fosse inceppato er segnale de Raiplay, un tale livello de confusione che parevano le presidenziali americane.  In effetti pure Biden mo è a rischio eliminazione, tra i dem è scoppiato er panico. Mo sperano de salvasse co’ na sostituzione in extremis ma pure là, se in panchina invece de Mbappè c’hai Antony Blinken ce fai poco. L’ipotesi più accredita è un nuovo candidato che per evità polemiche andrà in onda pixellato tipo i porno giapponesi. Un’altra possibilità è quella de candidà la moje de un ex-presidente, Clinton, Obama, Calenda ha fatto sapè che lui fa un’imitazione perfetta de Nancy Reagan, i dem ringraziano ma dicono che so’ capacissimi de perde da soli.Un’antra opzione ancora è quella de organizzà un contest tipo presidente mascherato, coi partecipanti vestiti da pupazzi ridicoli come farfalla o tigre azzurra in vestaja che tu li guardi e non se capisce bene quale lobby li controll— no aspè, questo è il format de adesso. Oh però  anche basta di’ che i du candidati so’ uguali: uno è biondo! No dai scherzo, quale biondo, quello è er colore speciale der trapianto ottenuto mescolando fili d’oro, torio e giubbottini der soccorso stradale. La scelta quindi è fra un pazzo e un rincojonito. In effetti uno non sa se è mejo da’ la valigetta coi codici nucleari a uno che non pare in grado de gestì manco er pin der bancomat o a uno che je potrebbero fa interferenza i capelli radioattivi e li scambia pe’ na partita a Candy Crush Saga. Pure là comunque pare un problema de vivaio, nessuno c’ha più voja de formà le nuove generazioni. Guarda invece chi punta sulle giovanili, come gioventù nazionale. Vedi che se te li cresci da piccoli diventano piccoli fenomeni già a vent’anni? Ma la Meloni su questo è stata chiara: ner partito non c’è spazio pe’ i nostalgici, tocca aspettà armeno che va in pensione quarcuno dei vecchi. E così Flaminia Pace s’è dovuta dimette. Calenda ha già ordinato tutta la saga de Tolkien, dice che vestito da boy scout sembra un regazzino. Il resto dell’europei va avanti senza grosse sorprese: tutte le grandi fino a mo hanno passato er turno. Francia tra le favorite, nonostante l’autogol de Macron che se ostina a tené palla a centro campo mentre tutti l’antri so’ scattati sulle fasce. Soprattutto la fascia destra. Co’ sta mossa se sta a giocà la maja de capitano pe’ le presidenziali der 2027, anche perché er mejo risultato che po’ vantà è d’avé portato i lepinisti dar 13 al 33 percento. Calenda ha già iniziato un corso de francese online. Bisogna vedè che succede ar secondo turno, mo propone un vecchio schema a catenaccio che finora armeno in Francia ha funzionato: certo non ha aiutato buttà merda sulla sinistra pe’ anni. Ma chi lo sa, alla fine è rotonda, esattamente come la Terra. Magari ce sarva un rimpallo fortunato.

SDS#144 – UMANITÀ A PEZZI

‘Sta settimana l’avevo iniziata co’ na furminante intervista a Cerasa che se la piava co’ Greta, corpevole de instillà nelle masse er pericoloso concetto che è sbajato pensà solo ai sordi. Che poi cerasa è cerasa je scappa de bocca quello che molti pensano ma non dicono così chiaramente: è un po’ come quell’amico (che na vorta ciavevamo tutti) che non riusciva a accettà l’esistenza scala Kinsey: aho, te sei comprato la majetta rosa, te piace er cazzo! I campioni libberals nostrani so uguali: è morto un bracciante co’ un braccio amputato non sia mai che la corpa sia der sistema produttivo, la corpa caso mai è tua che non te magni la farina e lo zucchero bianchi. Dice che c’entra? C’entra, è na questione de logica. Tipo la barzelletta de ‘na vorta: te piace lo zucchero bianco? No, e allora è corpa tua se è un morto un bracciante nelle campagne de Latina! Perché tu pensi allo zucchero non pensi all’azienda, l’azienda se demotiva, se distrae e zac, via er braccio. È la logica! Mai che er sistema produttivo c’abbia un ruolo: è un caso isolato. Così isolato che du giorni dopo è morto un antro operaio, schiacciato da un macchinario. Ma sempre caso isolato. De media ner 2024 so’ morte tre persone ar giorno, sul lavoro. Ma tutti casi isolati.L’ispettorato del lavoro ha trovato irregolarità in un’azienda su due. È un caso isolato! Una sue due, una, una! Ma è che come se te dicessi che t’è annato in pappa un neurone su du— vabbè, esempio sbajato, tu due neuroni c’hai… E me sa che so’ partiti tutti e due.In provincia de Latina so’ stranieri 7 lavoratori su dieci. Tutti casi isolati. Ma proprio isolati: li fanno vive in baracche in mezzo ar nulla che j’affittano a nero scalandoje i sordi direttamente dallo stipendio, sempre in nero, stipendio che è tipo quattro euro l’ora. Oh, però quattro euro puliti! A volte je rubano i documenti, je levano i telefonini pe non faje chiamà i soccorsi, se se fanno male li scaricano da quarche parte per non fa venì fuori che lavorano in nero. Pe’ quattro euro l’ora. Però esentasse! Senza er fardello dello Stato! E quarcuno c’ha pure er coraggio de scrive che i vicini lo consideravano un “bravo ragazzo”. Mo io me chiedo: ma a parte l’opportunità de pubblicà una frase der genere, ma chi cazzo hai intervistato come vicino de casa? Dracula? Jack lo Squartatore? Dai l’ha lasciato a morì dissanguato fòri dalla porta de casa però er braccio l’ha messo in una cassetta vicino ai contenitori dell’umido, se vede che è uno che ce tiene all’ambiente. Pensa che casino se lo buttava nella plastica. Aho è morto un bracciante mica la Santanché! Ma tu lo sai quanto costerebbero i pomodori senza er caporalato, il lavoro nero, i braccianti morti? Boh, no, immagino che se volessimo eliminà ‘ste cose dovremmo ripensare un po’ tutto er sistema produtt— Ecco, lo vedi, sei come Stalin! È la logica!

SDS#143 – REATO DI REATO

Ehi Rosa, ma come cazzo te permetti de non alzatte pe lascià er posto sull’autobus a un bianco? Ma che non le conosci le regole? Che non lo sai che er posto tuo è in fondo? Ehi Nelson, ma che te sei messo in testa co’ sto partito terorista? Ma la volete smette de fa attentati contro i bianchi? Ma che te pensi che sarà così che finisce l’apartheid? Tu veramente pensi che poi vince contro noi democrazia? Tu che manco rispetti la legge? Aho, a brutti fiji daa libertà, posate subbito quelle casse de thè! Oh, mica è robba vostra! Quella è proprietà privata! Er boicottaggio lo fai co’ la robba tua, quelle so 90mila sterline de merce mia! Pure da indiani ve sete vestiti, pe’ fa’ sta pajacciata! Ehi Muhammad, che è mo sta storia che non te voi arruolà pe annà in guera? Guarda che la leva è obbligatoria, le regole vanno rispettate, sennò te levamo er titolo mondiale e già che ce stamo te mannano pure in galera! Poi sto Muhammad che nome der cazzo, su. A Sandro, famo a capisse: tu non è che prima cerchi de ammazzà er capo dello Stato e poi dopo che t’arestamo te rifiuti de fatte processà. Non è che te metti a fa er partigiano e poi quanno te beccamo te permetti pure d’evade dar carcere!  So’ le regole queste! A coso, Mohāndās o come cazzo te chiamano mo, Mahatma, bella pensata sta marcia der sale: guarda che le tasse se pagano! Che è sta roba che piate e v’annate a rubbà er sale? Ma che ve credete che è vostro? Guarda che hai combinato, ce tocca arestà 60mila persone pe’ corpa tua! A Gaetà, ma che te credevi de fa? Te credevi che sparavi ar Re e noi te facevamo un monumento? Aho, ma andò cazzo te pensavi de vive, in Francia? Mo ringrazia che la pena de morte l’avemo abolità na decina d’anni fa, ma damme retta, mejo che dormi co ‘n occhio solo. Fermi tutti, aho, mo che è sta storia? Mo da quanno in qua er popolo se sveja la mattina e decide così, de punto in bianco, che se ribella e addirittura se je gira me pò tajà la capoccia a me che so’ Re? Ma tornate ar posto vostro e rispettate la volontà de D— Mo non è che chi fa na battaja non se possa criticà, le lotte non so tutte uguali, ma dije che non sta a rispettà le regole me pare veramente l’argomento più stupido possibile: pensa quello che te pare ma che non stava a rispettà le regole t’assicuro che l’avevano capito tutti. Che poi è vero, senza regole ce sarebbe l’anarchia (la grande teiera volante ce ne scampi e liberi), er crollo della civiltà eccetera, ma è vero pure che le regole, allo stesso tempo, so’ pensate co’ un altro scopo: mantené er mondo esattamente com’è.

SDS#138 – ELEZIONI A OROLOGERIA

È sempre così: tutte le volte che arrestano un politico c’è sempre, guarda caso, un appuntamento elettorale alle porte! È ora di basta con queste elezioni dal tempismo sospetto! E una volta le amministrative, e una volta le regionali al nord, e poi al sud, e le suppletive del Senato, e il rinnovo del Parlamento, e poi le Europee ma insomma, un pòro politico quanno cazzo deve rubà? Qua tra un’elezione e l’altra se passano du mesi è grasso che cola! Cioè, uno se fa il mazzo-la campagna elettorale-gli slogan-i programmi e poi pe’ fasse corrompe je restano sì e no du settimane utili in tutto? Ma che è na cosa da mondo civile questa? Ma stabiliamo delle regole, porcaccia miseria! Che poi ormai tutto è coruzzione: prendi cinquantamila da un imprenditore pe’ faje un po’ de favori e sei corotto? E quindi che mo uno deve fa’ lavorà un imprenditore gratis? E la ridistribuzione der reddito e tutte quelle cose de cui se riempie la bocca la sinistra? Ma te pare che a fronte de trentamilioni de lavori un politico non se pò comprà manco un suvvetto novo? Na barchetta? Ma che ve credete che sti voti se comprano da soli? Guardate che quarcuno i sordi ce li deve mette, sennò finisce che dovete tornà a votà la gente in base ar programma! E poi metteteve nei panni de un politico giovane, ancora inesperto, che non sa bene come funziona quel mondo: è chiaro che poi non c’è ricambio della classe dirigente, co ‘sto casino solo un politico navigato è in grado de rubà nelle pause dell’appuntamenti elettorali! E manco loro ce riescono sempre, figuramose un neoeletto. No, così non se pò annà avanti, servono regole precise: delle fasce corruzione. Famo come i mondiali, tutte le elezioni ogni quattro anni e armeno l’altri tre er politico ruba tranquillo senza st’assillo der voto sur collo! Oppure famo dei Corruption Day, li avemo fatti pe’ ogni cazzata, ciavemo perfino gli Stati Generali daa Natalità perché non potemo fa gli Stati particolari daa Coruzzione? Pensa che bello, un grosso appuntamento annuale in cui se discuotono le mejo strategie pe fasse corompe! È mejo la bustarella classica o è ora d’ammordenasse e aprisse un conto cifrato in bitcoin? Er giudice è mejo circuillo o sputtanallo sui giornali? E se non porta i pedalini celesti? Dimettese è obbligatorio o facortativo? E soprattutto, posso continuà a rubà dopo le dimissioni? Ma poi scusa, perché la P.IVA c’ha er forfettone e la corruzione no? Stabilimo na soglia, che ne so 100k euro. Sopra c’hai tutti l’adempimenti der corruttore standard, il processo, l’appello eccetera. Sotto te candidamo direttamente al Parlamento senza che fai tutta la trafila! Oddio forse i politici sarebbero più felici der contrario ma insomma non se pò continuà co’ sta giungla. O quanto meno a sto punto completamo la Riforma Cartabia, in modo che diventi definitivamente la riforma Cartabianca.

SDS#137 – È LA STAMPA BELL—

Caro direttore,  sta settimana è uscito er report aggiornato sulla libertà de stampa e noi giù de 5 posizioni. È peggiorato pure er punteggio assoluto e io proprio non me lo spiego: adesso siamo diventati l’unica macchietta arancione in tutta l’Europa occidentale, prima de noi ce so’ Tonga, Fiji e Armenia. Ma te rendi conto direttore, c’hanno paragonato all’Armenia? Ce trattano come gli africani, vabbè l’armeni non so’ africani ma se semo capiti, direttò. Non capisco, io me metto là e ve leggo tutte le mattine e me pare che va tutto bene, anzi moooolto mejo der passato: prima era tutto un profluvio d’aresti, avvisi de garanzia, intercettazioni che te facevano accapponà la pelle, mo invece me pare tutto tranquillo. Vero ce sta ‘sta guera che parte dall’Ucraina e arriva fino a Gerusalemme, passando dai pacifisti attraverso l’ONU e il governo iraniano arriva a un prete in periferia che ripete gli slogan der Vaticano, ma tutto sommato stamo a vince quindi non me sembra un gran problema.  Capisco che un piccolo problema de informazione c’è: ‘sti universitari infojati se so’ impossessati delle radio, dei telegiornali, controllano i giornali e le tv, ma quando hanno preteso de decide perfino chi doveva parlà in facoltà me pare che l’avemo rimessi ar posto loro. Pure sta dittatura comunista che ha governato er paese pe settant’anni è finita, adesso ci abbiamo questo governo di sinistra moderata della Meloni che me sembra molto meno ideologico de quelli der passato; certo abbiamo ancora il 25 aprile e il primo maggio eccetera ma vabbè.  Sì è ver… aspettate che chiudo la finestra che qua fuori c’è un casino! Casino… so’ quattri ragazzetti che urlano non se capisce manco che dicono: stop ar genotipo, ar genoano, forse è stop ar geroglifico, vabbè ho chiuso così non ce disturbano. Dicevamo, si è vero, ci abbiamo avuto pure er problema de questi propagandisti dell’odio ma me pare che fra arresti, cancellazioni de conferenze e divieti de ingresso nell’area Schengen se semo difesi alla grande dalla disinformazione. Avemo fatto arestà pure quell’antri de ultima generazion— aspè, forse quelli fòri dalla finestra urlavano “stop generazione!”, spè che controllo… No, non se capisce ma non è ultima generazione, però ce so’ delle bandiere poiù o meno che c’hanno li stessi colori nostri. Boh! Insomma direttore, io proprio non me lo spiego questo declassamento: non sarà che i poteri forti che odiano l’occidente si sono impossessati pure delle classifiche sulla libertà de stampa? La prego, mi illumini perché io veramente non capisco.

SDS#136 – COMMA ’24

Piccolo decalogo di nuove regole per sopravvivere nel mondo contemporaneo dove la logica elementare di un qualunque discorso è diventata un optional. È legittimo dire che con la Russia si deve trattare, ma chiunque lo dirà verrà considerato filoputin e traditore dell’Occidente. È legittimo criticare Israele, ma se lo fai sei antisemita. Lo stesso principio si applica a Parenzo, Molinari, eccetera. Se pensi che Marx e Hitler non siano paragonabili sei come Hitler. Se non equipari fascismo e comunismo sei revisionista. L’unico modo di non essere revisionisti è il revisionismo della storia per farlo coincidere con la nostra attualità strategica. Esempi: Erdogan è autocrate feroce e alleato strategico nella santa alleanza contro le feroci autocrazie.Lettori di Kant con le svasticheBandera partigiano  L’Occidente si può criticare, ma se lo critichi sei amico dell’Iran. Il modo giusto per criticare l’Occidente è parlare prima male dell’Iran, della Russia, della Cina e dei nemici dell’Occidente, fermandosi al prima. Si può essere pacifisti, ma se chiedi la pace non sei pacifista. Noi siamo favorevoli alla pace nel mondo. Chiunque non sia nostro alleato è inferiore e molto somigliante a Hitler. L’unico modo autentico di essere antifascista è criticare gli antifascisti. Si può protestare contro il Potere e contestarlo, ma se la protesta avrà successo verrà considerata come attentato eversivo alla democrazia. Le uniche manifestazioni democratiche sono quelle che non intaccano in nessun modo la situazione reale. Una manifestazione, per essere realmente democratica, deve essere inutile. Puoi criticare i ricchi, ma se lo fai hai l’invida sociale. La nostra idea di meritocrazia è che se hai successo è perché te lo sei meritato. È il successo che sancisce il merito, non il contrario. Le scuole devono essere meritocratiche. Per essere davvero meritocratiche dovrebbero escludere disabili, migranti e altri categorie svantaggiate. Una scuola che aiuta i deboli ostacola la reale meritocrazia, in cui le risorse personali dei singoli fanno la differenza. La democrazia è l’unico valore fondante dell’Occidente, non possiamo permettervi di svilirlo votando. Ma, non potendo impedirvi di votare, renderemo inutile il vostro voto.

SDS#135 – ER DAVIF

Pure sta settimana è scattato puntuale er Davif. Er Davif è un meccanismo messo a punto da sto governo che scatta nei momenti de difficoltà. Davif è un acronimo che sta pe: Dispositivo Automatico de VIttimmismo Fascista.  Non lo possiamo considerà proprio un’invenzione, è più na capacità innata dell’attuale classe dirigente; in un certo senso, non lo fanno manco apposta come dice er nome è proprio un meccanismo de autoconservazione che je scatta in automatico. Tutto er processo che prevede l’attivarazione der Davif consiste de tre fasi. Nella fase uno, er politico, l’aspirante gerarchetto o er sottopanza de turno fa la cazzata nostargica: braccio anchilosito, citazionismo ducesco, censura, intimidazioni, po’ esse quello che te pare.Nella fase due quarcuno se ne accorge, lo fa notà e prevedibilmente scoppia la polemica. Nella fase due de solito la classe dirigente s’accorge che quella che je sembrava na genialata o ar più goliardata ar gusto de cinghiamattanza in realtà è quello che è: na roba indegna de un paese civile. Poi c’è la fase tre e se attiva er vero e proprio meccanismo automatico: iniziano a piagne (a volte c’è na fase due e mezzo in cui provano a buttalla in caciara ma de solito dura un quarto d’ora e non funziona mai; a quer punto arriva er senso de pericolo e scatta er davif). Perché io ma veramente vi credete che io? Io da piccola mi discriminavano, io una con la mia storia perché provateci voi in un paese come il nostro ad averci la mia storia fasc… No, aspè è venuta male questa la rifacciamo. No dico io provateci voi una storia controcorrente in un paese dominato dalla dittatura intellettuale e politica della sinistra, ce l’avete presente crescere negli anni settanta? Eh, manco io, io so’ cresciuta ner pieno dell’epopea berlusconiana, aspè… A Ignà, ma allora perché ce discriminavano? Perché semo fasc… No! No! No, è un complotto, questi se fanno censurà per poi accusacce de esse censurati. Eccerto, e pensi che non noi te censuramo solo perché voi fa un monologo in tv? Ah ah ah (risata nervosa). Ecco, guardate qua che scrive sto pezzodemmerda, ma che censura, ecco, leggeteve er testo, ecco, vedete quanto so’ democratica. In televisione no, ve lo leggo addirittura io sulla pagina facebook mia, io che mi discriminavano da piccola, no questo l’ho già detto. Un po’ tipo er violento de turno che se lamenta che lui porello non voleva fa’ niente, è che è proprio stato costretto ad ammazzà de botte la moje. Lui è un pezzo de pane, è gentile, è quella stronza che fa de tutto pe fasse menà. A quei violenti là però de solito non ce sta attorno mezza stampa italiana a faje la ola (oddio certi ce provano pure co’ loro) e quarche rara vorta capita pure che se levano dar cazzo da soli co’ un colpo de pistola. Questi non ce pensano proprio.

SDS#134 – PRESENTGRAM

All’inizio della settimana volevo scrive de Giulietta, o mejo der fatto che ner 2024 ancora quarcuno se stupisce de chi reinterpreta a modo suo er testo de Shakespeare (che in 400 anni davero non l’ha fatto mai nessuno!). Poi diciamo che so’ successe un po’ de altre cosette secondarie, tipo un antro passo verso la terza guerra mondiale, che penso sempre per fortuna che la guerra non se decide ancora su twitter sennò s’eravamo già estinti da du anni. Poi ce so’ i morti ner mediterraneo mentre noi europei discutemo der modo migliore pe’ tenelli fori da casa nostra, e i morti de casa nostra sur lavoro mentre er segretario della CISL se batte contro l’articolo 18. Eccetera. Che uno davero manco je la fa a sta dietro a tutto.  Ecco, io se rinasco vojo esse l’impermeabile de Gramellini, perché sicuro ce deve esse un impermeabile magico che protegge Gram dar mondo pe permetteje de concetrasse sulle cazzate tipo er colore della pelle dell’attrice che interpreta Giulietta. Così sta settimana me so’ sottoposto volontariamente a un esperimento scientifico per il bene dell’umanità: me so’ letto i caffè de Gramellini, giorno pe’ giorno. DISCLAIMER: NON PROVATE A FARE QUESTO ESPERIMENTO A CASA! (Se ho twittato poco ‘sta settimana mo sapete er perché: me stavo a ripià dopo i tre minuti quotidiani de esposizioni a Gramellini). I grandi temi della settimana: Giulietta, i vecchi che odiano i regazzini che giocano, i SUV guidati sotto stupefacenti, Paola Gassman.E poi er pezzo definitivo: la cover der cellulare de Fedez. Cioè no un pezzo su Fedez, manco un pezzo sur cellulare de Fedez, un pezzo sulla cover der cellulare de Fedez. E lì, usando le parole stesse Gramellini, c’ho avuto l’illuminazione: e se er caffè de Gram non significasse proprio niente? Er vero mistero è come un giornale j’abbia dato una rubrica sur Coriere e una parte dell’opinione pubblica (de sinistra) abbia potuto trasformarlo in un campione der progressismo, quando è evidente che se tratta de un giuggiolone goliardico. Ecco, io a qua avrei usato cojone ma sto ancora in trasfert. Però ho capito: Gram e Fedez so’ la stessa persona, Gram è er vecchio che se lamenta dei ragazzini, la profondità non va oltre quer pavimento de linoleum. O forse è solo che ancora non ho smaltito i postumi dell’esperimento, forse me serve un antro caffè vero. Ma voi mette cercà de capì er mondo quando te puoi concentrà sulle cortellate tra ragazzine alla fermata dell’autobus?