SDS#167 – BIFRONTALI SENZA SCHEMA

È ora di basta con questi intellettuali sinistri radical chic spocchiosi e saccenti! Noi non stamo qua pe rifà le stesse cose della sinistra: noi Gramsci l’avemo letto e cappottato. Basta coll’intellettuale organico, è per questo che c’hanno sempre la puzza sotto ar naso, perché l’organico puzza. Noi siamo l’intellettuale inorganico, riciclabile all’infinito (sapessi quante volte già se semo riciclati). Quello che un tempo era rifiuto della società grazie a noi rientra nel ciclo produttivo della Nazione come materiale da costruzione inerte.

SDS#159 – CAMPI DI MANIFESTAMENTO

È ora di basta con questi intellettuali sinistri radical chic spocchiosi e saccenti! Noi non stamo qua pe rifà le stesse cose della sinistra: noi Gramsci l’avemo letto e cappottato. Basta coll’intellettuale organico, è per questo che c’hanno sempre la puzza sotto ar naso, perché l’organico puzza. Noi siamo l’intellettuale inorganico, riciclabile all’infinito (sapessi quante volte già se semo riciclati). Quello che un tempo era rifiuto della società grazie a noi rientra nel ciclo produttivo della Nazione come materiale da costruzione inerte.

SDS#139 – DISSENTERIA

Si avvisa la cittadinanza che è in corso nel nostro Paese una preoccupante epidemia di dissenteria acuta. Si chiede per tanto a tutti di prestare particolare attenzione! La dissenteria si manifesta attraverso i seguenti sintomi: evacuazioni forzate, presenza di sangue sulla faccia, ecchimosi, contusioni, fratture, incontri ravvicinati con corpi contundenti e in alcuni casi (per fortuna non ancora riscontrati in questa nuova ondata) perfino la morte. L’eziologia di tale disturbo del sistema democratico non è ancora chiara: si esclude il contagio per via sessuale e anche la diffusione attraverso alimenti o bevande contaminate. Anzi pare che più ve abituate a magnà la merda ve propinano tutti i giorni e meno rischiate de ammalavve.Sembra invece strettamente connessa all’esposizione a fattori esterni e al contatto con altre persone infette, anche senza l’intermediazione di droplets o areosol vari: a volte basta semplicemente ascoltare questi soggetti per iniziare a manifestare gli stessi sintomi.La malattia sembra anche avere una forte correlazione con i cambiamenti climatici. Secondo alcuni studi infatti i soggetti più sensibili agli effetti del riscaldamento globale hanno una maggiore probabilità di sviluppare una o più forme di questa patologia.  Il disturbo è segnalato da sintomi premonitori a cui è bene prestare attenzione: potreste iniziare ad avvertire un leggero malessere dopo il massacro di decine di migliaia di civili o avere una forte reazione allergica alle parole “l’aborto è un delitto”. Questi malesseri iniziali, senza un intervento tempestivo, possono evolvere anche molto rapidamente in dissenteria acuta, che spinge il soggetto ad allontanarsi dalla propria abitazione per ritrovarsi in luoghi affollati, che costituiscono i principali focolai di contagio.   Ultimamente l’epidemia si sta diffondendo soprattutto nei soggetti di giovane età: è probabile che con il passare degli anni l’organismo sviluppi degli anticorpi specifici. O forse solo che uno se abitua, che poi alla fine se fa l’abitudine a tutto. La predisposizione naturale resta comunque la spiegazione più plausibile per l’immunità: nei soggetti immuni sono stati infatti riscontrati alti tassi della proteina STCZZ o della sua mutazione STGRNDSSMCZZ. Per la variante attuale pare essere molto utile l’enzima N0N3G3NC1D10. Dopo la fase acuta, soprattutto se questa è accompagnata da sanguinamenti e perdita dei sensi, la malattia può cronicizzarsi oppure entrare in una fase di regressione o latenza. In generale i soggetti colpiti tendono a frequenti ricadute, a volte anche dalle scale o dalle finestre. Non si conosce ancora una cura definitiva che sia efficace su tutti i soggetti. Il vecchio rimedio dei nonni è l’olio di ricino (soprattutto se i nonni erano pelati vestiti di scuro), ma pare avere un’efficacia per lo più aneddotica e non confermata da studi rigorosi. La strategia migliore (a parte quella della tensione) consiste nel limitare le possibilità di contagio riducendo al minimo il contatto con il mondo esterno: uscite poco di casa, limitate l’uso della tv ai soli programmi inclusi nel disciplinare allegato e diffidate dai social. Soprattutto, non fatevi prendere dal panico: con uno stile di vita moderato e alcuni semplici precauzioni è possibile ridurre al minimo il rischio di contagio. Nella maggior parte dei casi è infatti sufficiente chiudere gli occhi e voltarsi dall’altra parte.