SDS#116 – SEI BAMBINI ALL’ORA

E allora il 7 Ottobre? E allora l’8 Ottobre?E allora il 9 Ottobre?E allora il 10 Ottobre?E allora l’11 Ottobre?E allora il 12 Ottobre?E allora il 13 Ottobre?E allora il 14 Ottobre?E allora il 15 Ottobre?E allora il 16 Ottobre?E allora il 17 Ottobre?E allora il 18 Ottobre?E allora il 19 Ottobre?E allora il 20 Ottobre?E allora il 21 Ottobre?E allora il 22 Ottobre?E allora il 23 Ottobre?E allora il 24 Ottobre?E allora il 25 Ottobre?E allora il 26 Ottobre?E allora il 27 Ottobre?E allora il 28 Ottobre?E allora il 29 Ottobre?E allora il 30 Ottobre?E allora il 31 Ottobre?E allora il Primo Novembre?E allora il 2 Novembre?E allora il 3 Novembre?E allora il 4 Novembre?E allora il 5 Novembre?E allora il 6 Novembre?E allora il 7 Novembre?E allora l’8 Novembre?E allora il 9 Novembre?E allora il 10 Novembre?E allora l’11 Novembre?E allora il 12 Novembre?E allora il 13 Novembre?E allora il 14 Novembre?E allora il 15 Novembre?E allora il 16 Novembre?E allora il 17 Novembre?E allora il 18 Novembre?E allora il 19 Novembre?E allora il 20 Novembre?E allora il 21 Novembre?E allora il 22 Novembre?E allora il 23 Novembre?E allora il 24 Novembre?[respira][respira][respira][respira][respira][respira]E allora il Primo Dicembre?E allora il 2 Dicembre?E allora il 3 Dicembre?E allora il 4 Dicembre?E allora il 5 Dicembre?E allora il 6 Dicembre?E allora il 7 Dicembre?E allora l’8 Dicembre?E allora il 9 Dicembre?E allora il 10 Dicembre?E allora l’11 Dicembre?[to be continued]

SDS#115 – SEMO FRITTI

A me me piaciono morto le sintesi settimanali, e adesso con l’intelligenza artificiale je posso chiede de scrive ‘na sintesi ar posto mio perché a me de parlà de Amato e patate e AI veramente non m’aregge proprio. “Giuliano Amato ha sparato na perla delle sue: l’intelligenza artificiale è fondamentale pe conosce tutte le ricette de patate. Mecojoni! Quindi l’IA è ‘r guru culinario delle patate. Beh, allora famo pure che l’IA diventa er nostro esperto de pollo che non sa de un cazzo! Pensa un politico più vecchio dele piramidi, che è più facile smove la Grande Muraja Cinese che lui, che se mette a fa lobbying pe’ le patate attraverso un’IA allenata sull’Artusi! La patata supremamente immortale della politica italiana sardamente incistata sulla portrona! Immaginate un’IA che studia la perfezione der purè o la maggìa de na patata al forno. Carissimi algoritmi, oggi c’arzate un monno de patate! Giuliano Amato penserà che l’IA è la luce in fondo ar tunnel de l’ignoranza culinaria! In fondo ar forno, scusate.  Ma se sta geniale idea pija piede nella politica italiana? Ciavremmo ‘n Parlamento che discute sur serio de come insegnà all’IA a fa’ le patatine fritte e combatte le bistecche sintetiche! Signori e signore, er prossimo provvedimento riguarderà l’AI e la cacio e pepe. Drento a sto circo politico tra Amato, IA, patate e carne sintetica, forse er segreto pe’ un governo stabile è avé ‘n’IA capace de cucinà solo piatti della tradizione! Viva Re Giuliano Amato, Sovrano delle Patate e Protettore delle Cucine! Abbasso la carne sintetica e er cous cous! Insomma, in questo monno dove patate, IA e sapore de razzismo se mescolano, chi sa se ‘r futuro politico sarà gestito da ‘n algoritmo che propone er fritto come soluzione a tutti li problemi! O friggi, o sei fritto! O forse, semplicemente, ce sveglieremo da ‘sto incubo politico e riusciremo a fa’ schiodà sti politici che nun sanno fa’ altro che negozzià con gelosia er potere governando dar trono de radici politiche da cui ormai non s’arzano manco pe annà ar cesso.” Mo giudicate voi se è AI oppure no, io ner frattempo non vedo l’ora che attraverso l’AI Gasparri scopre tutti i modi in cui se pònno usà le carote. 

L’uso politico dell’orrore

Oggi ho scritto questo post su X che ha fatto incazzare un sacco de gente: Israele impedisce agli ostaggi di parlare con la stampa. Cosa che Hamas e AP non fanno con i detenuti rilasciati. Ma occhio che una è una fulgida democrazia e l’altra na feroce dittatura. Naturalmente si è scatenata tutta una serie di risposte squilibrate a cui forse non varrebbe manco la pena di rispondere, ma a me piace rispondere, quindi lo faccio qui, una volta in comune per tutti.  Chiariamo due punti: il primo è che l’unica conferenza stampa pubblica rilasciata da un ostaggio è quella di Yocheved Lifshitz che, per usare un eufemismo, non è andata benissimo dal punto di vista della comunicazione e ha scatenato ondate di polemiche su tutti i media israeliani. Ora, naturalmente possono esserci varie spiegazioni sul perché tutti gli altri ostaggi abbiano smesso di rilasciare dichiarazioni in pubblico, ma la più probabile è che Israele abbia seguito lo stesso approccio dell’FBI, che ha proibito agli ostaggi americani liberati di rilasciare interviste.Anche sul perché abbia preso questa decisione possono esserci diversi spiegazioni: una possibilità è la paura che se venissero fuori i dettagli sulle torture di Hamas questo metterebbe in pericolo la vita degli altri ostaggi ancora in cattività (così mi hanno detto, sempre nelle risposte su X). Potrebbe essere un buon argomento, se non fosse che le poche informazioni fatte filtrare sono proprio sulle torture di Hamas. E qui veniamo al secondo punto, con il quale rispondo alla domanda, legittima, di un utente X (è incredibile, ma c’è ancora qualcuno con cui si riescono ad aver discussioni civili). “Non è che in questo modo cercano di nascondere il fatto che i bambini, gli anziani, le donne israeliane rapite sono stati trattati con umanità e rispetto e quelli uccisi lo sono stati dalle bombe israeliane? È questo che vuoi lasciar capire?” È una domanda provocatoria ma che merita una risposta e che mi porta al secondo punto: no, io non credo che “trattati bene” siano le parole più giuste per definire la condizione di cattività di un ostaggio, qualunque essa sia: essere stati portati via dalla propria casa senza sapere cosa ne è stato dei tuoi parenti e senza neanche sapere se il giorno dopo sarai ancora vivo, con le bombe che ti cascano in testa, senza neanche sapere se verranno a liberarti, se hanno accettato uno scambio, se hanno deciso di sacrificati, se chi ti tiene prigioniero il giorno dopo non ti userà come ultimatum o pungiball o inizierà a uccidere gli altri per rappresaglia. Credo che basti questo, a prescindere da tutto il resto, a renderla orribile. E neanche faccio fatica a credere che gli ostaggi possano aver subito torture fisiche e mentali, perché di questo ne abbiamo avuto già avuto prova il 7 Ottobre; e anche nell’unica conferenza stampa disponibile, quella di Yocheved Lifshitz, gli episodi di violenza subita vengono raccontati apertamente. E allora, che cosa spinge Israele a “moderare” le interviste, visto che è dal 7 Ottobre che siamo immersi in un continuo carosello di orrori?  Perché una “fulgida democrazia” ha bisogno di controllare l’opinione pubblica? Perché far filtrare solo i racconti più agghiaccianti, se l’obiettivo è tutelare gli ostaggi ancora in cattività?Perché il problema, secondo me, è proprio quello: perché, come nel caso della Lifshitz, potrebbe venir fuori qualche particolare che intralci il percorso di “mostrificazione” iniziato il 7 Ottobre. Potrebbe venir fuori addirittura che non tutti gli ostaggi sono stati torturati, che addirittura a qualcuno di loro non sono state inflitte ulteriori violenze gratuite oltre al trauma del rapimento, solo per il puro gusto sadico di infliggere violenza. Insomma potrebbe incrinarsi il racconto disumanizzante alimentato dalla retorica sui bambini decapitati, cotti nei forni, Dresda, le bombe atomiche, gli animali umani, i nazisti, i peggio dell’ISIS, le mosche da schiacciare, Gaza da bruciare, radere al suolo, rimpicciolire o riportare all’età della Pietra. Con le rivendicazioni pubbliche delle punizioni collettive, l’appello a non far entrare non un solo aiuto umanitario ma soltanto bombe, il programma di deportazione in Egitto o la diaspora dei profughi in giro per il mondo alla quale devono contribuire i volenterosi amici di Israele accogliendo qualche decina di migliaia di palestinesi a testa. Senza questo racconto disumanizzante non sarebbe possibile la sproporzionata reazione che abbiamo visto scatenarsi su Gaza con una violenza e un’intensità tale che ha pochi precedenti nella storia recente. Senza quello non è possibile stabile quel frame di superiorità morale secondo il quale se un palestinese parla di violenze subite SICURAMENTE sta mentendo e lo fa per mettere in cattiva luce Israele e SICURAMENTE è stato istruito da Hamas, mentre se una vittima israeliana racconta di torture SICURAMENTE non è stata istruita dall’IDF e non ha nessun interesse nel mettere in cattiva luce i palestinesi.Senza questa retorica, per dirla con Lapid, a raccontare le cose obiettivamente si fa un favore ad Hamas. E lui ha fatto il giornalista per una vita, forse possiamo credergli.Perché senza questa narrazione non sarebbe possibile stabilire quel gap di moralità sufficiente a giustificare qualsiasi massacro indiscriminato di civili, non ultimo un bambino di otto anni in Cisgiordania derubricato a terrorista da molti commentatori filodemocratici (sempre su X); a ignorare o legittimare qualunque atto di barbarie gratuita, purché nostra; cose  che non potrebbero essere giustificate in nessun altro modo se non postulando l’inferiorità culturale e valoriale e l’ingenita barbarie del nemico; in questa come in ogni altra guerra di civiltà, il nostro essere superiori diventa giustificazione della nostra violenza, non importa se siamo noi gli occupanti, non importa se siamo noi i colonizzatori, le nostre bombe sono moralmente superiori e quindi il prezzo di vite umane che reclamano è sempre e in ogni caso accettabile. Ma guai a riconoscere quello stesso diritto a quelli che opprimiamo: la loro protesta deve essere civile, pacifica, fatta con i fiori, limpida da ogni macchia morale, loro devono protestare all’interno delle modalità stabilite come legittime dall’occupato, e soprattutto non possono sperare di competere con la nostra violenza civile, perché la loro violenza è barbara, è moralmente inferiore, gratuita, indiscriminata … Leggi tutto

SDS#114 – Next Stop Parlamento

Sta settimana, a parte il nuovo servizio de fermata a richiesta introdotto dalle Ferrovie per i rappresentanti der Governo, non è successo niente de nuovo. Dice che però era na fermata dove potevano scende tutti i cittadini. A sto punto me sentirei de lancià un suggerimento a Gualtieri (è sempre Gualtieri er sindaco, sì? È ancora vivo? Non è stato rapito?), un suggerimento per una nuova linea metro: famo la metro D. La D sta per Metro Dellamicinostri. Er tracciato della linea è facile basta prende come fermate metro le case dei ministri: next stop La Russa, uscita lato destro, next stop La Russa, uscita lato vabbè tanto so’ tutte uscite lato destro, er lato sinistro l’avemo murato in caso a quarcuno je venisse quarche strana idea. Fermata Gasparri: pe’ uscì infilate la carota nell’apposita fessura. Se Gasparri non fosse presente conservate la carota pe’ la fermata successiva. Fermata successiva Calenda, se non avete più la carota provate cor cetriolo, dite che je lo manda Matteo Renzi.Fermata Circo Massimo: me dispiace ve tocca scende che mo purtroppo inizia in sciopero. I ministri e i passeggeri sedicenti liberali so’ avvisati che risalendo in superficie potrebbero trovà dei pericolosissimi manifestanti che protestano contro la violenza sulle donne. Per scusacce der disagio ecco na serie de accuse già pronte con cui evità de partecipà alla manifestazione: so’ sataniste, filo-hamas, anticapitaliste, femmine. Potete pure riciclà una delle ennemila scuse con cui non avete partecipato alle ennemila manifestazioni precedenti. Tranquilli che comunque lo sciopero durerà poco che Salvini ha precettato pure questo. Ormai non fai in tempo a di’ sciopero che lui te precetta. Più veloce de lui c’è giusto Crosetto che denuncia attacchi de magistrati che ancora nun ce so’ stati. Per il resto la vita procede tranquilla, degli strani figuri politici che la cosa meno preoccupante che c’hanno in testa so’ i cappelli a cazzo stanno spopolando un po’ dappertutto ner mondo, ma purtroppo quella cosa fermate er monno vojo scenne non era vera. Me dispiace ma non puoi scende; e, come diceva Murphy, non puoi vince, non puoi pareggià e non puoi manco abbandonà. Me sa che pure la metro prima che la finiscono fai in tempo a pià la pensione. No aspè, me sa che fanno prima a finì la metro che tu a annà in pensione. La prossima riforma pare che puoi annà in pensione prima dei settant’anni solo se c’hai più de sessant’anni de contributi. Difficile ma non impossibile. Io direi che è ora che se damo na svejata perché mo come mo l’unica cosa che c’è rimasta è attaccasse ar tram.

BRUCIARE TUTTO

Lo slogan “Bruciate tutto” viene da qua: Se domani non rispondo alle tue telefonate, mamma. Se non ti dico che torno per cena. Se domani, mami, vedi che il taxi non arriva.Può darsi che io sia avvolta nelle lenzuola di un albergo, su una strada, o in un sacco nero (Mara, Micaela, Majo, Mariana). Può darsi cha sia in una valigia o abbandonata su una spiaggia (Emily, Shirley).Non spaventarti, mamma, se vedi che mi hanno pugnalata (Luz Marina). Non urlare se vedi che mi hanno trascinata (Arlette). Mammina, non piangere se ti dicono che mi hanno impalata (Lucía).Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, che era l’alcol nel mio sangue. Ti diranno che è stato per l’orario, perché ero da sola. Che quello psicopatico del mio ex aveva dei motivi, che lo avevo tradito, che ero una puttana. Ti diranno che ho vissuto, mamma, che mi ero permessa di volare troppo in alto in un mondo senz’aria.Ti giuro, mamma, che sono morta combattendo.Ti giuro, cara mamma, che ho urlato davvero forte mentre volavo.Si ricorderà di me, ma’, saprà che sarò stata io a rovinarlo, perché mi riconoscerà nel volto di tutte quelle che gli urleranno contro il mio nome. Perché so, mamma, che tu non ti arrenderai.Però, per quanto tu possa volerlo fare, non imbrigliare mia sorella. Non rinchiudere le mie cugine, non vietare niente alle tue nipoti. Non è colpa loro, mamma, così come non è stata nemmeno colpa mia. Sono loro, saranno sempre loro. Lotta per le loro ali, visto che le mie me le hanno tagliate. Lotta perché siano libere e possano volare più in alto di me. Combatti perché possano urlare più forte di me. Perché possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho fatto io.Mammina, non piangere sulle mie ceneri.Se domani sono io, mamma, se domani non torno, distruggi tutto.Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima. Cristina Torres-Cáceres Nota a margine:  Il fatto che siamo ‘na società malata sta nella nostra incapacità de legge qualunque dinamica de potere e nella prontezza con cui ce mettiamo a fa’ la punta al cazzo a come le vittime de queste dinamiche se devono comportà: troppo violente, troppo maleducate, troppo sataniste, troppo poco “vittime”, non rassegnate al ruolo in cui una società malata pretende de piangele: quello appunto delle vittime rassegnate, che non mettono in discussione lo stato delle cose, che accettano la loro parte nella recita dell’oppressione, che in buona sostanza stanno al loro posto. Solo a queste è dovuta pietà: alle vittime che si lasciano ammazzare, o violentare, o abusare, o discriminare, o intimidire. Che si limitano a piangere o a protestare “civilmente”, un “civilmente” che sempre più spesso è inteso come “inutilmente”; con l’implicito che è ad altri che spetta il loro destino, che non sta a loro decidere i modi con cui porre fine alla loro oppressione ma che, anche questi modi, restano saldi nella disponibilità (e nella misericordia) di chi le opprime. E alla fine la dinamica di potere è sempre la stessa: cambiano le cause (più o meno contingenti o strutturali) ma la dinamica resta identica: che si tratti di donne che vogliono “bruciare tutto”, di immigranti che “non vogliono integrarsi”, di palestinesi che si ribellano, di lavoratori manganellati a un picchetto della logistica, di manifestanti in piazza, eccetera eccetera. Quelli che finiscono a  processo spesso sono i loro modi di protestare. Così le critiche alle forme della protesta contro l’oppressione diventano il pretesto per giustificare l’oppressione stessa: il se lo meritano di turno, dedicato (più o meno inconsapevolmente) a far restare il mondo così com’è: un mondo in cui la salvezza è soltanto personale, mai collettiva, e riservata solamente a chi non osa alterare o mettere in discussioni gli equilibri che lo governano. A queste ultime vittime meritevoli di pietà, se sanno stare al loro posto, possiamo anche concedere lo status di testimonial, di portabandiera, di elevarle dalla loro miseria singola per dimostrare al mondo che non c’è nessun problema strutturale perché, vedi, anche lei ce l’ha fatta. A tutti gli altri la repressione o quantomeno la reprimenda, che imparino a stare al loro posto; che non mettano in discussione gli equilibri di potere, che non gli passi neanche per la testa l’idea di “bruciare tutto”. E invece il mondo continua a bruciare, con buona pace dei pompieri.

SDS#113 – SORPASSO A DESTRA

Giorgia Meloni è nera. Cioè più der solito e diversamente dar solito, stavorta è nera incazzata a bestia che a forza de dové giocà la parte della democratica la stanno a superà a destra i fascisti de mezzo mondo. Quindi ha chiamato a raccolta i suoi: regà, ce serve un acquazzone de cervelli (detto così sennò Rampelli non capisce), ‘na buriana come non s’è mai vista prima, stamo a fa la figura dei meno fasci d’europa se dovemo inventà quarcosa ar più presto. Mo capisco che non è facile qua ce sta gente che organizza i genocidi in diretta tv, vero pure che c’hanno altri mezzi a disposizione rispetto a noi, ma possibile che noi la cosa più fascista che c’è venuta in mente è na mostra su Tolkien? Su, così se famo ride dietro! A quer punto è partito er fantascismo. Potremmo fa l’elezione diretta der Du… der Du… der Duraturo Presidente der Consijo! Giusto! Un Presidente è pe’ sempre. Me piace ma ce vò tempo, c’è quella rottura de cojoni della Costituzione, quarcosa da fa subbito!Ce l’ho! L’Albania! Spezzeremo le re… Spezzeremo le re… Spezzeremo le regole internazionali e deporteremo i migranti in Arbania. Me piace, ma la potemo chiamà deportazione? Be’, pe’ deportalli, tecnicamente, li dovemo prima fa entrà in Italia. Cor cazzo! Se entrano poi non escono più, chiamamola portazione dei migranti! Ma li portamo da dove? questi arrivano qua, e appena mettono er piede sur suolo ita— Ce mettemo un tappetino sotto ai piedi! Se metti er piede sur tappetino non hai calpestato er sacro suolo italico!Aggiudicato! Quanto ce costano ducentomila tappetini? Se pònno riciclà? Vabbè questo come annuncio già vabbene ma ce vorrà tempo, dovemo tirà sur prezzo coll’arbanesi, e poi non è manco un’idea originale nostra, se capisce che l’avemo copiata alla perfida… perfida… perfida Suella! Vabbè che finaccia che ha fatto ma non se potemo inventà una cosa de solidarietà? Me state un’antra vorta a cambià discorso, a me me serve una cosa da fa adesso che possiamo lancià a 360 gradi terracqui perché noi siamo l’Italia e ne siamo consapevoli.Famo una stretta sulle manifestazioni? Un’antra? Avemo fatto la cosa sui rave, la cosa sur decoro, e poi già manganellamo la qualunque; oddio a falla famola che ce sta sempre bene ma me sembra più una cosa de contorno, a me qua me serve la ciccia.Ideona: famo er divieto della carne sintetica! Francé ma se manco c’è! Però potrebbe, senti che cosa gajarda: noi non ce fermamo ar presente, noi combattemo pure er futuro, non solo quello che esiste ma pure quello che non esiste! Nun è geniale? Questa è fantasia ar potere!Sentite, fateje sta legge sulla carne sintetica sennò non se lo scollamo più, ma ner frattempo mettetece pure ‘na cosa che le donne devono partorì in carcere e rimanecce pure coi fiji piccoli; e spiegatelo che è ‘na roba contro i rom che sennò qua a forza de fantasia se scordamo i fondamentali.

SDS#112 – LETTERA DI SOLIDARIETà A NETANYAHU

Caro Bibi,capisco che, essendo il leader del popolo che più di ogni altro ha sofferto i crimini di fascismo e nazismo, tu debba faticare il doppio per dimostrare che sei fascista, ma io ti credo. Ho visto l’impegno che ci hai messo in tutti questi anni e capisco la frustrazione di continuare a sentirti etichettare come il presidente dell’unica democrazia del medio-oriente. Chiunque altro al tuo posto si sarebbe rassegnato. Ma tu no. Tu invece hai continuato: hai approvato una legge suprematista di rango costituzionale per chiarire a tutti che ti stavi incamminando verso un abisso etno-nazionalista e poi hai provato anche a sottomettere i giudici ma è stato derubricato il tutto a normale dialettica parlamentare.Hai massacrato i palestinesi in tutti i modi immaginabili: con leggi ad hoc, chiudendo gli occhi sugli omicidi dei coloni, facendo sparare su manifestanti pacifici, sequestrando persone attraverso la detenzione amministrativa: niente di questo li ha convinti.Così hai fatto un governo con tutti gli ultranazionalisti religiosi alla tua destra che rivendicavano apertamente sia il fascismo sia l’occupazione di tutto il territorio palestinese “from the river to the sea” e quelli davano la colpa a loro e ai coloni invece che a te. A quel punto per convincerci che, oltre che fascista, suprematista e colonialista, eri anche una bestia sanguinaria, dopo il 7 Ottobre hai lanciato una delle campagne di bombardamento più intense dalla fine della seconda guerra mondiale, ma quelli l’hanno chiamata diritto alla difesa.  Allora tu, e i tuoi ministri, l’avete specificato con le dichiarazioni pubbliche che si tratta di punizioni collettive ma quelli erano sempre in anticipo. Hai perfino messo nel gabinetto il teorico della “risposta sproporzionata” ma quelli continuavano a non vedere la sproporzione. Bombardavi un’ambulanza e quelli lo negavano, e tu eri costretto a dire: ma no! Guardate che siamo stati noi! Bombardavi ospedali, campi profughi, mercati all’aperto, scuole, sedi delle nazioni unite, e quelli continuavano a dire che tutto era legittimo.Hai ucciso 39 giornalisti e più rappresentanti ONU che in qualunque altro teatro di guerra e quelli continuavano a chiamarli vittime collaterali. Allora pure lì, sei stato proprio costretto a dire che i prossimi li ammazzerai per scelta e niente, neanche adesso ti credono.Hai ucciso più bambini tu in un mese che tutte le altre guerre in un anno e poco manca che i difensori dei valori occidentali facciano il video 3D di questo Baby Iron Dome palestinese fatto di mini-scudi umani sopra il cielo di Gaza (lo farebbero, ma costa troppo il rendering). Bibi, io te capisco, qualunque altro politico nella tua situazione sarebbe già stato condannato non solo dalla Corte Penale Internazionale ma da tutta l’opinione pubblica, e invece tu hai sta croce addosso per la quale tutti dicono che operi nel solco della più cristallina democrazia.Bibi, un consiglio: se vuoi davvero convincere l’opinione pubblica che sei fascista, fa’ una cosa: una bella legge contro donne, comunità LGBT o sull’obbligo di mascherina; e vedrai che si svegliano. Che se continui ad ammazzare palestinesi qua non gliene frega niente a nessuno.

SDS#111 – UN BRUTTO SOGNO

Camminavo tranquillo pe’ strada e a un certo punto ariva uno e me fa, Spostate, tu qua non ce puoi camminà. Ma perché? Perché sì. E come ciarivo ar bar? Fai er giro largo. Vabbè, non m’annava de discute faccio er giro largo becco uno co’ na motosega che correva appreso a un antro che manco Milei durante un comizio elettorale: Ma che stai a fa? E niente je devo tajà la gamba che c’ha un’unghia incarnita poi te spiego mo devo corre sennò me scappa! Più avanti becco uno co’ un cannone, no da fumà ma proprio un cannone puntato verso una casa. Chiedo e quello me fa: c’è un cane rabbioso dentro a quella casa, è pericoloso, lo devo sterminà.Ma aspè ce vive della gente. Se vivono cor cane rabbioso so’ complici, cazzi loro. Poi sto seduto ar bar chiedo un caffè ma er barista niente. Aspetto cinque minuti. Aho ma sto caffè? C’è uno che non m’ha pagato lo spritz de ieri sera fino a quanno no me da i sordi non faccio niente a nessuno. Vabbè ma io che c’entro? Tu c’entri mo vai dai lui e te fai da’ i sordi! Vado da lui proprio ner momento in cui sta a tirà fori la pistola che però sta a puntà verso un antro: je dico fermate, quello è Gigi l’infermiere, è tranquillo. Tranquillo un cazzo ciannavo a scola alle elementari me fregava le merendine mo che ne sai che non ricomincia? In quer momento ariva un elicottero e comincia a sparà a caso e noi se nascondemo tutti dentro ar bar. Poi ariva pure la polizia e uno cor megafono dice che ciavemo un minuto e poi ce bombardano. Ma un minuto pe fa’ che? Aho non cacate er cazzo io v’ho avvertito. E iniziano le bombe. A quer punto me pare d’avé capito che cercano quello co’ la pistola, che però dev’esse scappato o s’è rinchiuso ner cesso ar piano de sotto; Oh, fermi qua c’è solo un barista stronzo che non fa i caffè e quarche antro matto ma chi è che cercate? Er terorista. Ma non ce sta più!Se vabbè, fa quello, so’ boni tutti a di’ che non ce stanno i terroristi, mo che nte fidi de noi? Comunque senti famo ‘na cosa: o l’ha ammazzate voi, o v’ammazzano noi. Ma io mica faccio er killer! Allora te devi da levà de mezzo. Vabbè ma andò vado? Vai de là. A quer punto esco, seguo er percorso che me indicano e a metà strada trovo un poliziotto cor fucile spianate: Fermo oh, io sto a scappà, non so’ un terrorista. E io che ne so? Ma te lo sto a di’ io! E perché si eri terrorista secondo te me lo dicevi? Così pia e me spara. A quer punto me so svejato e stavo a casa mia, ar sicuro. Ho ripiato fiato un attimo. Me so’ detto meno male. Meno male che è solo un brutto sogno, che nella realtà ste cose capitano solo ai palestinesi (e a tant’altri poracci in giro per il mondo de cui non frega niente a nessuno).

SDS#110 – COME FUNZIONA LA DISINFORMAZIONE

Boh, ‘sta settimana non volevo scrive niente, perché poco c’è da scrive, ma approfittamo de una cazzata per illustrà un caso de scuola di disinformazione. Uno dei mali all’origine dell’odio verso Israele (che ricordiamolo, non è esente da colpe) è il famigerato RAPPORTO GOLDSTONE Essendo stato adottato dall’ONU, è la pallottola d’argento di rossobruni & Co (come @stacce2021)per legittimare una posizione miope. 1. https://t.co/zSqrTdDxBs — IlGuffanti (@guffanti_marco) October 29, 2023 Guff inizia colle critiche sue, che per carità, ce possono pure sta (ma vedremo poi che non so’ le sue). Per chi non l’avesse letto lo trovate qua e ve potete fa un’opinione in merito. Finite le critiche però ariva improvvisamente er colpo de genio: C’è un altro documento ONU, della giudice McGowan Davis, che riconsidera tutto! L’ONU ha riverificato tutte e 400 le accuse a Israele (e così ve dice, non volendo, che nel rapp. Goldstone ce so’ ben 400 accuse a Israele! E ma tanto so’ false) Due anni dopo un nuovo Rapporto sulla guerra di Gaza, commissionato dall’ONU e condotto da una commissione di esperti indipendenti (guidata dall’ex giudice di NY Mary McGowan Davis) delineò una situazione COMPLETAMENTE diversa. 12. — IlGuffanti (@guffanti_marco) October 29, 2023 Guff, famo che non capisce l’inglese, parte in realtà dalla famosa “ritrattazione” de Goldstone (ce tornamo alla fine) e non capisce manco quello che dice: Israele ha fatto le sue indagini sui 400 crimini, non l’ONU. Che infatti era quello il punto: il rapp. Goldstone si conclude chiedendo alle due parti di prendere provvedimenti sui potenziali crimini individuati. Il rapporto McGowan Davis, verifica, du anni dopo, a che punto è la storia. Sia Goldstone che McGowan condividono la stessa preoccupazione:   Che l’indagini finiranno in un nulla de fatto: mo sarebbe pure facile da verificà ma io non c’ho tempo, quindi prenderò a esempio solo colui che ha pianificato e coordinato l’intera missione: Yoav Gallant. Mo è ministro della Difesa. Naturalmente io je lo faccio notà, al mitico Guff, e gli linko pure il rapporto in questione. Lo metto pure qua così ve potete recuperà il link, leggevelo e favve un’idea in merito. Non è che ve devo convince io. Guffà, veramente non c’ho tempo de sta appresso a i fake tuoi. Parli de sto rapporto?https://t.co/LhaDcXyFZe — Stacce (@stacce2021) October 29, 2023 A quel punto Guff va in modalità risatina isterica, nega, non risponde, non linka nessun documento. In realtà nel thread lo linka un documento, dopo le fantasiose gesta sul rapporto McGowan Davis, ma non è un documento ONU. Se lo aprite, a pagina trovate da chi è commissionato: il Jerusalem Center for Public Affairs. Ma dai, è un documento di parte? E chi se lo credeva mai! Ora badate bene, non è che siccome è de parte non possano essece cose interessanti: Ma resta il punto: nessuno studio ONU ha smentito il lavoro di Goldstone. E veniamo alla famosa “ritrattazione” di Goldstone, che trovate qua. Neanche su questa Guff ve racconta tutto: appena adottato il rapporto, Israele (che non aveva voluto collaborà alle indagini)  Non lo approva e comincia il solito tiro al piccione: siccome Goldstone è un ebreo sudafricano non può usare l’accusa di antisemitismo quindi usa la strategia 2 (anche perché c’ha solo ste due): traditore! Provate a fare una ricerca “Goldstone + traitor” su google. La “ritrattazione” nasce in questo clima di pesante pressione, ma c’è un’altra cosa che Guff non vi dice: gli altri tre giudici si sono dissociati dalle affermazioni di Goldstone e hanno riaffermato la giustezza dello studio. Ironia della sorte: se cercate McGowan Davis, trovate un altro report, der 2015. Perché poi lei ha seguito le indagini anche su Protective Edge del 2014, trovando infrazioni più o meno simili.  

SDS#109 – L’AUDACE POLPO DEI SOLITI NOTI

Mo, che ogni guera c’abbia la sua dose de propaganda, da ambo i lati, non me pare una grossa novità. Certo però che quando la propaganda inizia a diventà ridicola, è segno che quarcosa s’è rotto. I propagandisti nostrani, ormai sempre più in difficoltà nel nasconde e giustificà le sempre maggiori evidenze de tutti i possibili crimini de guerra e umanitari commessi da Israele a Gaza (e in Cisgiordania) hanno iniziato a usà la tecnica “ndo cojo cojo”. Così da relativisti della svastica se so’ improvvisamente riscoperti talebani dei simboli, e se so’ scajati in massa contro un porpo de pelouche che sarebbe la prova provata che Greta è antisemita (prima hanno dovuto ritajà la foto in cui c’era na ragazza ebrea perché stonava). Cor paradosso che rischiano veramente de trasformà un pupazzetto innocuo in un simbolo politico, perché me pare chiaro che se domani vado ar ristorante e ordino con tono de sfida polpo e patate, er messaggio che vojo mannà ar mondo è che i giornalisti der Fojo so’ cojoni.Er prossimo passo potrebbe esse quello de vietà PayPal, che quer Pal ner nome è un chiaro messaggio de supporto all’Intifada! Bisognerà toje armeno er rosso o er verde dalle scatole dei pennarelli pe’ evità che i regazzini pe’ sbajo disegnino quarcosa de filopalestinese! Israele ha tajato l’acqua a 2mln de persone: guarda quella nuvola in quer disegno de quer regazzino, non te pare che è a forma de deltaplano?Israele usa er fosforo bianco: ma semo sicuri che la macedonia kiwi fragole e panna non sia un criptomessaggio de solidarietà a Hamas?Israele finora ha ucciso 29 funzionari ONU a Gaza: aho ma che non lo vedi che su un muro de na scòla de Frosinone c’è uno che ha scritto “Israele Merda”?In Cisgiordania dal 7 Ottobre so’ stati uccisi ‘na settantina de palestinesi: Ehm… no, cioè, però… SCONTRO DE CIVIRTA’!!! Più cresce la distruzione, più crescono le proteste, più la propaganda diventa surreale. Se continua così finirà che arriveranno a vietà le manifestazioni in solidarietà con la Palestina, o addirittura aresteranno l’ebrei che manifestano contro ‘sto genocidio in diretta streaming. Ce mancano solo le armi de distruzione de massa de Hamas, ah no, aspè. Perché la propaganda in difficoltà ripiega sempre sui classici. A ‘sto punto avrebbero armeno potuto fa lo sforzo de portà na fialetta in studio. BREAKING: Israeli President Isaac Herzog claims Hamas terrorists who broke into Israel were carrying instructions on how to make chemical weapons. Read more: https://t.co/6aWVJTU1tm Sky 501, Virgin 602, Freeview 233 and YouTube pic.twitter.com/APEG7XlBQJ — Sky News (@SkyNews) October 22, 2023