SDS#187 – STATI DI ECCITAZIONE

In meccanica quantistica, viene definita eccitazione il passaggio di un elettrone dallo stato fondamentale a uno stato quantico a maggiore energia. Anche al politico, così come all’elettrone, può capitare di eccitarsi nel passaggio dal proprio staterello poco fondamentale a quello dello Studio Ovale. Lo stimolo può essere un invito ufficiale, una foto opportunity o semplicemente l’odore del potere annusato a distanza.
Una volta eccitato, il soggetto è sottoposto a una serie di rituali internazionali. Tra questi, lo scambio di doni. Ad esempio, in occasione della visita di Re Carlo, Meloni ha regalato al monarca un vasetto di Nutella completo di foglietto illustrativo su come utilizzarlo. Un gesto per promuovere gli interessi italiani. Se tanto mi dà tanto a Trump dovrebbe averne regalato uno di Vaselina Bianca F.U. confezione da 30 Kg. Sempre a tutela degli interessi italiani (sì, mo se chiamano interessi). Credo che in questo caso il foglietto non servisse.
Trump ha ricambiato col tradizionale tweet d’encomio col nome sbagliato, che a ben vedere rappresenta il massimo riconoscimento previsto per un satellite periferico dell’impero. Già tanto che non abbia scambiato la Meloni per una versione bassa e strillona di Karoline Leavitt. D’altronde, in qualunque sistema isolato, l’entropia tende ad aumentare: tutto degenera verso un caos indistinto, in cui saremo governati da politiche bionde vestite di bianco che pronunciano frasi a caso. Il fenomeno è conosciuto come morte bionda dell’universo.

Gli elettroni poi, tornando allo stato fondamentale, emettono l’energia in eccesso sotto forma di fotone. La Meloni sotto forma di fottìo de cazzate — a conferma che anche le cazzate, come la materia, seguono la legge di Lavoisier: non si creano, non si distruggono, si ricondividono. Eppure a leggere certi resoconti l’incontro è andato benissimo, un altro po’ e ce raccontano che è stata Meloni a convince Trump a mantené i dazi sull’Italia. Una forma avanzata di diplomazia passivo-aggressiva, che gli esperti chiamano autolesionismo strategico di bandiera. Questo perché certi comportamenti sfuggono alle dinamiche classiche e seguono il principio di indeterminazione di Heisenberg secondo il quale, di un membro del governo, è impossibile conoscere contemporaneamente la posizione politica e la velocità con cui la cambierà.
Studi recenti suggeriscono inoltre che le cazzate politiche, come i neutrini, possano attraversare ambienti ostili senza interagire con la realtà. Viaggiano indisturbate attraverso vincoli logici e smentite, con una capacità di penetrazione pari solo a quella del ridicolo.

Così come l’eccitazione elettronica — e la conseguente variazione dell’orbitale — aumenta la capacità dell’atomo di formare legami chimici, anche l’eccitazione diplomatica favorisce la creazione di legami stabili o temporanei, i cui effetti collaterali si manifestano in seguito. Tipo che te ritrovi J.D. Vance in visita ufficiale a Roma, co’ la città blindata che manco durante il sequestro Moro. Vance ha incontrato pure il Papa con conseguente, ormai lo abbiamo imparato, rituale dello scambio scambio di doni. Anche il Papa ha optato per la cioccolata — ma stavolta più che agli interessi italiani pare puntasse direttamente all’effetto diarroico. E poi na cravatta vaticana confezionata dentro a na busta de cellophane che manco mi zio Gerardo a Natale. Che poi io mica lo sapevo che quello dei cravattari fosse un brand di punta del Vaticano. Vabbè, in ogni caso, credo se non altro c’abbiano qualche problema col testimonial: il Papa, per dire, non ne ha mai messa una manco pe’ sbajo.

Ma dicevamo degli elettroni: una volta tornati allo stato fondamentale lì restano; al contrario un politico a corto d’energia potrebbe invece finire a orbitare in stato confusionale con due buste della spesa su Via della Camilluccia, senza ricordarsi neanche come ci è arrivato. Questo perché stati d’eccitazione incontrollati possono portare a derive casuali, legami indesiderati e scambio reiterato di oggetti simbolici che solo in rari casi risultano essere cioccolata vera. E ricordatevi che l’ultimo vasetto disponibile l’hanno regalato a Re Carlo.

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