MIRI REGEV

l'ex ministra della cultura. De borgata.
Miri Regev

Miri Regev, perché pure in mezzo alle traggedie non bisogna scordasse delle quote rosa.
Ex-Ministra dei trasporti, è la sottocana della politica israeliana. Miri se racconta come la ragazza Mizrahi de borgata che se batte contro i professoroni della sinistra radical-chic. Ve ricorda qualcuno? 

Pure lei c’hai il suo bel corredo de uscite de merda. Qua sotto la potete ammirà allo stadio de una delle squadre più razziste de Israele mentre cantano “May your village be burned” nei confronti della squadra avversaria (guarda caso palestinese).  

C’è da di’ che lei nel razzismo è ecumenica, je stanno sui cojoni un po’ tutti: qua se la pia coi rifugiati africani paragonandoli a un “cancro”. Poi, come ar solito, s’è scusata. Ma coi malati de cancro. Je stanno sur cazzo li stessi israeliani, perché in Israele c’è sta faida tra Mizrahim e Ashkenazim (che dentro ce sarebbe pure in discorso de classe interessante ma lassamo perde anche perché lei la usa giusto come arma populista contro la KASTAAAAH occidentale!!!) 

Ma er mejo l’ha dato come Ministra della Cultura, proprio je stava qua che un artista la potesse pensà diversamente dar governo, quindi ha cominciato ‘na guerra contro tutto quello che non je annava a genio. A raccontà tutto ce vole ‘na settimana ma qua c’è na bella sintesi; roba che Sangiuliano in confronto pare un’orsolina: ha provato a bloccà er firm su Rabin che ricostruiva il clima dell’omicidio, s’è incazzata per le poesie de Darwish, ha minacciato l’attori che se rifiutavano de recità nei territori occupati. E via e via.

Parentesi comica: sempre pe ‘sta forsennata narrazione nazionalistca stanno a scavà tunnel alla cazzo sotto Gerusalemme alla disperata ricerca de testimonianze ebraiche del passato. Qua passeggiano contenti de avenne trovata una: è na strada romana. 

Ma veniamo alla questione Palestina: lei non è che è favore del solo Stato di Israle: ha proprio presentato na proposta de legge per l’annessione della Valle del Giordano. Dice era ‘na provocazione: sì, rispetto alle politiche troppo moderate de Bibi. Infatti s’è autocandida a successora de Bibi, dice che Israele è pronto pe un primo ministro… Mizrhai! Che i fascisti alla fine so’ così: quanno hanno finito i nemici esterni cominciano a fa’ pulizia pure dentro casa: e stavolta tocca ar DNA bianco.

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