YARIV LEVIN

e la sua battaja contro i giudici "comunisti"
Yariv Levin

Yariv Levin, numero due del Likud, vice-premier e sodale de Netanyahu da praticamente sempre, alla Knesset dar 2009 a oggi ininterrottamente. Oltre a tutto questo è pure ministro della giustizia, che è la sua fissa personale da sempre.
È da quando è entrato in parlamento che ha preso de mira i giudici in tutti i modi, cercando de smontà er sistema un pezzetto alla vorta, fino a quando, alla fine, non è riuscito a fasse nominà Ministro della Giustizia. E pure questo ce ricorda qualcosa.
Lui è l’architetto dalla riforma della giustizia su cui ce so’ state le proteste quest’anno, ma è appunto ‘na fissa antica de armeno dieci anni, solo che allora non ciaveva abbastanza potere pe’ mettela in pratica. Ma lui è un tipo tignoso, quando se fissa, se fissa.

Ner 2013 propose la legge che de fatto discriminava l’accesso ner pubblico impiego degli arabi (e quarche antra categoria che c’è annata de mezzo ma la guera è guera). D’artonde lui la giustificava co’ na formula tipo “chi s’estragna daa lotta…”
Sempre ner 2013, quanno venne fuori er piano Prawer-Begin pe’ deportà i beduini der Negev, Levin disse che i beduini erano d’accordo. Dovette intervenì Begin in perosna pe’ di’ che quer piano i beduini manco l’avevano visto. 

Ner 2014 ha provato a usà l’antica tecnica coloniale de mette le minoranze l’une contro l’altre (in questo caso cristiani contro arabi). Veramente una robba che avemo fatto così tante vorte, ma che de solito non veniva tradotta esplicitamente in legge.
Poi, insieme a quell’esartata della Strook, hanno preparato 10 bozze de legge pe’ l’annessione graduale della Palestina, un pezzetto alla vorta così magari non se ne accorge nessuno. Oh, se leggi i giornali italiani pare che ha funzionato. 
È stato uno degli ideatori della nation-state law, la legge costituzionale der 2018 che riconosce solo all’ebrei il diritto all’autodeterminazione. Che la legge è un pochetto problematica se ne so’ accorti pure in Europa, pensa te. 
Lui invece felice de avella sostenuta perché così può negà i ricongiungimenti familiari non solo pe’ motivi de sicurezza ma anche su base etnica. Dispiaciuto solo che le cose più razziste, tipo la segregazione dei villaggi, siano state emendate. 
Sempre nel 2018 diceva che le differenze de trattamento degli israeliani in west bank, gridavano vendetta. Cioè, che se dovevano annette dei territori. E de fatto se li so’ annessi, attraverso l’estensione delle leggi ai coloni. 

E così arivamo all’anno scorso e alla riforma giudiziaria, che è na genialata sua, perché anche basta ‘sti giudici che je cancellano le leggi razziste che scrive, ‘sta cosa è davvero inaccettabile. E questo lo usava come argomento pe’ mette in difficoltà l’opposizione.
A maggio invece ha esteso gli “Admission Committees, che permettono ai piccoli villaggi de rifiutà gli arabi che vogliono annà a vive là, ma dopo quello che avemo visto, chissà com’è la cosa non me stupisce pe gnente.
D’artronde lui la riforma giudiziaria la difendeva anche in ottica segregazionista, dicendo che alla fine so’ un problema ‘sti giudici che non se rassegnano ar fatto che gli israeliani gli arabi nei condomini loro non ce li vònno.
Questo è l’attuale numero due der Likud, ner senso che se poi Bibi se ne va a casa capace che ce ritrovamo lui alla guida der partito. Direi che l’hai messa in banca, la questione palestinese.

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